Brandy Sour
Probabilmente il primo Sour della Storia. Scopri la ricetta di questo classico troppo spesso dimenticato.
- Scheda
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Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Boston. Dopo aver effettuato una Dry Shake o montato gli ingredienti con un aerolatte, shakera con ghiaccio e filtra in una coppetta ghiacciata. Infine, sprizza il twist di limone.
Info
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Indice
Il primo Sour?
Ben prima che il Whiskey Sour facesse tutto quel proselitismo che oggi giustamente lo considera tra i migliori Sour in circolazione, il Brandy Sour è stato molto probabilmente il primo drink di questa famiglia a guadagnarsi una discreta fama, se non proprio mondiale, almeno entro i confini della nazione che ha ideato la miscelazione per come la conosciamo oggi, ovvero gli Stati Uniti.
Informazione che non ci dovrebbe particolarmente sorprendere se pensiamo a quanto il distillato europeo fosse particolarmente apprezzato in Nordamerica a partire dalla prima metà dell’Ottocento. A conferma di ciò, ti basti considerare che la più antica menzione del drink compare nella prima edizione del The Bartender’s Guide di Jerry Thomas del 1862: riportato insieme al Gin Sour e al Santa Cruz Sour, il Brandy Sour è, fra i tre Sour che compongono la sezione “Fixes and Sour”, il primo ad essere descritto.
Le radici del problema
A causarne l’oblio a partire dagli anni ’70 e ’80 del XIX secolo ha sicuramente contribuito l’infestazione di fillossera della vite giunta dagli Stati Uniti che devastò la viticoltura europea a partire dagli anni ’60 (la prima apparizione documentata nel Vecchio Continente risalirebbe alla cittadina francese di Pujaut nel 1863) e causò la totale distruzione del settore produttivo enologico e dei distillati d’uva. Solo dopo trent’anni di lotta biologica e di tentativi di contenimento, la crisi dovuta all’afide venne definitivamente superata trapiantando in Europa le radici di alcune cultivar di vite americana (Vitis rupestris, V. berlandieri e V. riparia) resistenti ai suoi attacchi, su cui vennero innestate le piante superstiti della vite europea.
Il percorso seguito dal Brandy Sour è stato lo stesso di molti altri drink della miscelazione pre-Proibizionista: come nel caso del Sazerac e del Mint Julep, entrambi nati a base brandy e cognac, le loro ricette furono rielaborate prevedendo l’ingresso del whiskey statunitense in sostituzione ai distillati di uva. Con la riscoperta della miscelazione classica dovuta alla Cocktail Renaissance di inizio anni Duemila, le antiche formule di molte bevande miscelate furono riportate all’attenzione dei bartender e della clientela, permettendo a prodotti come il cognac o il brandy di riprendere il posto che si meritano nell’universo della mixology.