Pisco Sour

Un drink contesto

Il Pisco Sour è un drink conteso fra due nazioni, il Perù e il Cile, le stesse due nazioni che si contendono la paternità dell’ingrediente principale del drink, il Pisco, per l’appunto.

Ancora oggi non conosciamo esattamente la vera storia ed origine di uno dei cocktail più iconici della miscelazione sudamericana.

Le possibili origini

Una teoria rimanda alla figura di Victor Morris, espatriato statunitense che iniziò a miscelarlo nel suo Morris’ Bar di Lima a partire dal 1916.

Un’altra retrodata la creazione del Pisco Sour al 1872, anno in cui sarebbe stato ideato da Eliot Stubb, un assistente di bordo navale di origine inglese che aprì un bar nel porto dell’allora città peruviana di Iquique (oggi appartenente alla nazione cilena).

Nel 2012 le ricerche dello scrittore peruviano Raul Rivera Escobar portarono alla riscoperta di un libro del 1903 pubblicato a Lima da S. E. Ledesma, intitolato Nuevo Manual de Cocina a la Criolla, in cui compare la ricetta di un generico “cocktail” così riportata: “un uovo, un bicchiere di Pisco, un cucchiaino di zucchero fino e una spruzzata di lime….Picchiate il tutto in uno shaker o in una ciotola per formare un piccolo punch”.

La prima menzione su un ricettario è del 1951, quando Charles Baker lo riporta in The South American Gentleman’s Companion col nome di Lima Country Club e dove consiglia di macchiare il drink con alcune gocce di Angostura Bitters in superficie.

La nota aromatica

L’aggiunta del bitters alla ricetta sarebbe da attribuire a Mario Alfonso Bruijet Burgos, ex dipendente di Morris, che dal 1929, anno della morte del titolare del Morris’ Bar, continuò a miscelare il Pisco Sour al prestigioso Maury Hotel della capitale peruviana. La fama del drink al di fuori dei confini dei due paesi sudamericani è, invece, merito di Joe Baum, che lo fece conoscere a partire dagli anni ’60 presso il suo La Fonda del Sol di New York, riportato sul menù con il nome di “Pisco Sawer”.

La popolarità del Pisco Sour

Negli anni ’40 e ’50, la popolarità del Pisco Sour fu amplificata anche grazie alla presenza di celebrità di Hollywood in vacanza in Perù, come Ava Garnder, John Wayne e Orson Welles. Si dice che il signor Welles fosse particolarmente deliziato dalla bevuta del Pisco Sour e si racconta addirittura che una volta ne abbia consumati ben 42 in una sola occasione. Ovviamente, tale evento è impossibile, ma questa storia ha contribuito probabilmente a diffondere la fama del cocktail. Attualmente, i siti di viaggio sul Perù continuano a promuovere questa narrazione.

Oggi, il Pisco Sour è ampiamente riconosciuto come uno dei cocktail fondamentali e dopo più di un secolo, la tradizione del Pisco Sour rimane viva e prospera, senza segni di rallentamento.

La canonizzazione IBA

Nel 2011 è stato inserito per la prima volta nella lista IBA, venendo confermato anche nella codifica successiva del 2020.

Fresco, dissetante, aromatico, cremoso e con note fruttate, il Pisco Sour è sicuramente uno dei drink che preferisco della famiglia dei Sour Classici.