
Vodka Sour
Uno dei Sour più consumati e contemporaneamente uno dei più “ostici” da realizzare: la neutralità del suo spirito di base richiede la creazione di un perfetto bilanciamento fra succo di limone e zucchero.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Boston. Dopo aver effettuato una Dry Shake o montato gli ingredienti con un aerolatte, shakera con ghiaccio e filtra in una coppetta ghiacciata. Infine, sprizza il twist di limone.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
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Indice
Una “costola” del Punch
Diretti discendenti del Punch del XVII secolo, i Sours sono probabilmente la famiglia più longeva fra tutte le categorie di drink nati dalla costola delle “bowl conviviali”. A base di succo di agrumi, zucchero e spirito, sono tutt’oggi fra i drink più richiesti dalla clientela e un’ottima partenza per i bartender che vogliano provare a creare i loro signature.
Freschi e dolci, dissetanti e morbidi, i Sours calcano la scena e le pagine dei libri dalla metà dell’Ottocento: fra i più famosi, ricordiamo il Brandy Sour (soprattutto fino al Proibizionismo) e il Whiskey Sour (colui che più di tutti ha superato gli anni del The Noble Experiment e oggi è probabilmente il più famoso e richiesto in tutti i bar del mondo).
L’albume d’uovo
Un altro ingrediente entrato a far parte della ricetta solo a partire dall’inizio del Novecento, quando compare sul libro di Robert Vermeire del 1922 Cocktail: How to Mix Them e circa vent’anni prima anche sul Nuevo Manual de Cocina a la Criolla, è l’albume d’uovo: utilizzato per la sua capacità di donare cremosità e morbidezza alla bevanda e creare una soffice schiuma di superficie, oggi è spesso sostituito da altri ingredienti capaci di rendere lo stesso effetto ma meno problematici da utilizzare (in quanto a conservazione, impatto aromatico sul drink e personali questioni etiche), come l’aquafaba o alcuni prodotti schiumogeni.
Come anche già descritto nella scheda dedicata al Whiskey Sour, la prima fonte che ho trovato in un ricettario di cocktail che utilizza l’albume nei sour è del 1883 nel McDonough’s Bar-Keeper’s Guide, mentre per molto tempo si è pensato fosse il testo già citato di Vermeire, che sicuramente ha avuto il merito di diffondere questo ingrediente, essendo un manuale più famoso.
La struttura
Il Vodka Sour, con la propria facilità di bevuta e vista la natura aromatica tendenzialmente neutra del distillato con cui è miscelato, deve tutto il suo successo ad una riuscita calibrazione fra l’acidità del succo fresco di agrumi e l’apporto dolce dello sciroppo di zucchero: concentratevi a rendere al meglio questo delicato equilibrio ed i vostri Sours saranno sempre un fido alleato delle vostre serate.
Indice
Il template dei Sour
Ogni Sour possiede la grande capacità di poter essere ampiamente personalizzato da chi lo miscela. Basta pensare al rapporto fra parte acida e dolce, che ognuno di noi può bilanciare a proprio gusto, andando a valorizzare maggiormente uno dei due gusti rispetto all’altro, oppure alla grande intercambiabilità che gli ingredienti del drink permettono, ad esempio utilizzando uno zucchero diverso da quello bianco di barbabietola, come un muscovado o uno sciroppo aromatizzato alla frutta, o tagliando il succo di limone con quello di un altro agrume o di un altro frutto acido.
L’albume
L’albume d’uovo, rigorosamente pastorizzato, dona una texture morbida e setosa. Non superare i 10 ml, o rischi che la schiuma sia troppa e di coprire il drink. Tra le alternative vegane vi è l’aquafaba, il liquido di governo dei ceci.
Liscio o on the rocks?
A seconda dei gusti può essere servito liscio, in coppetta o in un piccolo bicchiere non troppo largo, anche “on the rocks” in un tumbler basso su ghiaccio.