
Twentieth Century
Un treno per Tarling! Limone, cacao, china e Gin. Chi l’avrebbe mai detto?
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una coppetta ghiacciata. Infine, sprizza il twist di limone.
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Indice
Un treno da New York a Chicago
Il 20th Century Limited fu un treno espresso per il trasporto di passeggeri tra i più eleganti e moderni della propria epoca. Venne inaugurato il 17 giugno 1902 e collegava la Grand Central Terminal di New York con LaSalle Street Station di Chicago (in Illinois) in 20 ore, quattro in meno dei treni fino allora in servizio. I vagoni erano dotati dei più moderni comfort immaginabili per il periodo storico di riferimento, come la possibilità di farsi tagliare barba e capelli in uno scompartimento riservato e un servizio di segreteria da cui mandare e ricevere messaggi. Il “treno più famoso del mondo”, come veniva chiamato negli anni di maggiore fama, è entrato addirittura nel linguaggio parlato comune se pensiamo che la locuzione “trattamento da tappeto rosso” sembra derivare dalle caratteristiche strisce di tessuto colorato che convogliavano i passeggeri del 20th Century Limited dalla banchina fino ai vagoni del treno.
Tuck e Tarling
Il drink sembrerebbe essere stato creato intorno agli anni ’30 dal barman britannico Charles A. Tuck (presidente della United Kingdom Bartender Guild nel 1965 e vicepresidente dell’International Bartender Association durante gli anni ’70) e autore nel 1967 dell’opera Cocktails and Mixed Drinks.
Il Twentieth Century compare però per la prima volta su un libro del 1937, il Café Royal Cocktail Book di William J. Tarling, composto da 2/5 di London Dry Gin e, per il rimanente, parti uguali di Crema di Cacao, Lillet e succo di limone. William James Tarling (1904 – 1998) è considerato uno dei bartender più importanti per la storia della miscelazione inglese, per quanto ancora troppo poco si conosca della sua biografia e ancora meno si sia fatto per rendergli il dovuto omaggio: dopo essere approdato al Café Royal di Londra nel 1930 con il ruolo di head barman, nel 1933 insieme ad Harry Craddock fu uno dei membri fondatori della UKBG, la United Kingdom Bartender Guild, di cui Tarling redasse nel medesimo anno il primo ricettario ufficiale, l’Approved Drinks. Nel 1951 fu il rappresentante della UKBG all’incontro delle associazioni nazionali per la fondazione dell’I.B.A., di cui fu eletto primo presidente.
L’unico Twentieth Century?
In realtà, prima dell’apparizione nel libro di Tarling nel 1937, possiamo trovare altri Twentieth Century che hanno però poco a che vedere col drink che conosciamo oggi, tra questi ne è un esempio il Twentieth Century pubblicato sullo Straub’s Manual of Mixed Drinks del 1913 di Jacques Straub, del tutto molto simile ad un Whiskey Sour. Il primo Twentieth Century in assoluto di cui abbiamo conoscenza è nell’opera del 1904, One Hundred and One Beverages di May E. Southworth, che ricorda un Dry Martini Cocktail preparato con Old Tom gin e in cui la crema di nocciola sostituisce il vermouth dry.
Twentieth Century o 20th Century?
Oggi il Twentieth Century oggi è riscoperto in primis grazie al libro di Ted Haigh Vintage Spirits and Forgotten Cocktails del 2009, dove ne scrive: “Con questo cocktail, credo che ora abbiamo una chiara idea di che sapore abbia esattamente l’Art Déco“.
A partire dalle sue primissime apparizioni il nome del drink è sempre stato scritto tutto in lettere, fino a quando Jim Meehan, nel 2011, lo riporta come 20th Century nel suo PDT Cocktail Book, modifica ripresa anche da Dave Arnold in Liquid Intelligence nel 2014. Visto l’enorme successo di questi due libri contemporanei, oltre al ritorno alla fama che il drink si merita, oggi possiamo trovare lo stesso drink riportato nelle due diverse formule. Giovanni Ceccarelli ed io, nel nostro libro Miscelare del 2018, abbiamo deciso di riportarlo scritto in cifra.
Il Kina Lillet e la china
Siamo sicuri che il Kina Lillet di allora non sia lo stesso di oggi con un altro nome? Ne abbiamo già parlato a proposito del Vesper.
La struttura
Proprio come il treno da cui prende il nome, il drink è un trionfo di qualità. Quando capita di farlo assaggiare in aula nei corsi le facce sono sorprese e stupite. La struttura di base formata da Gin, aperitivo alla china e succo di limone viene innalzata a vette gustative davvero elevate dalla Crema di cacao, che fa da contraltare ad ognuno degli altri ingredienti: ammorbidendo l’acidità dell’agrume ma mantenendo una certa freschezza, amaricando col suo sentore di cacao ma dando corpo all’aperitivo alla china e ingentilendo la secchezza del Gin con un tocco caldo molto delicato.
Indice
Questione di equilibri
Attenzione al bilanciamento. Affinché questo drink sia equilibrato e delicato dovete fare davvero attenzione ai 5 ml in più o meno dei prodotti che decidi di impiegare.
Black or white?
La corretta crema di cacao da impiegare è quella bianca o scura? La risposta che posso dare a questa domanda è di utilizzare la miglior qualità di crema di cacao che puoi reperire. A livello cromatico, la differenza fra le due è veramente questione di sfumature.
E il gin?
Per il Gin consiglio un classico London Dry e non altre tipologie troppo profumate o meno secche, perché il rischio è di perdere l’armonia con gli altri ingredienti.