Rabo De Galo
Un drink di cui sentiremo parlare: un Manhattan a base Cachaça, con un’anima molto italiana.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un mixing glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una tumbler basso colmo di ghiaccio (meglio se un chunk). Infine, sprizza il twist di pompelmo.
Info
Famiglia
Creatore
Periodo storico
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Indice
Emigrati italiani in Brasile
Probabilmente la bevanda miscelata più importante del Brasile dopo la Caipirinha.
Il Rabo de Galo (traducibile dal portoghese con “Coda di gallo”, da cui la sua connessione al termine inglese “cocktail”), nacque intorno agli anni ’50 nella zona di Sao Paulo do Brazil. Nella città, capitale dell’omonimo stato della grande nazione sudamericana, la Cinzano decise di impiantare uno stabilimento di Vermouth, considerata l’alta concentrazione di emigrati italiani presenti in quell’area. Il vino fortificato però non prese subito piede nella popolazione indigena, data la consolidata tradizione di consumare Cachaça a tutte le ore del giorno, e l’azienda italiana decise di sponsorizzare il proprio prodotto miscelandolo insieme al distillato brasiliano in pari quantità, andando a creare, in una riuscita opzione di marketing, dei bicchieri shot che presentavano due tacche sulle pareti di vetro: la prima per il Vermouth, la seconda per la Cachaça.
Connotati geografici
La mistura iniziò ad essere apprezzata, consumata ed esportata al di fuori dello stato di Sao Paulo, andando ad acquisire connotati caratteristici a seconda della zona del Brasile in cui il suo consumo prendeva piede: a Mina Gerais, ad esempio, nella capitale Belo Horizonte, il Rabo de Galo viene miscelato utilizzando Cachaça e liquore al carciofo, un prodotto molto apprezzato dalla gente del luogo.
Le due versioni, quella a base Vermouth e quella a base di liquore al carciofo, dopo aver percorso strade autonome, finiranno per incontrarsi e fondersi nella medesima ricetta, quella che oggi viene miscelata con maggiore frequenza.
La Associacao Brasilera de Bartender (ABB), l’ente nazionale carioca volto a delineare le linee guide per coloro che esercitano la professione del bartender, negli ultimi anni sta lavorando molto affinché il drink rientri nella lista IBA dei cocktail internazionali, per conferire così al Rabo De Galo la posizione che gli spetterebbe nell’universo della miscelazione.
La struttura del Rabo De Galo
Un drink che basa sull’aromaticità i suoi punti di forza: dei tre ingredienti che lo compongono, è difficile dire quale fra le note speziate del Vermouth, quelle erbacee e amaricanti del carciofo o quelle terrose e grasse della Cachaça, conferiscano maggiore carattere alla bevanda miscelata. La sensazione “aristocratica” donata dai sentori amari del carciofo controbilancia alla perfezione l’irruenza tipicamente “carioca” della Cachaça, e su questa diatriba gustativa si inserisce alla perfezione l’equilibrato apporto del Vermouth.
Credo davvero che sentiremo parlare molto del Rabo De Gallo nei prossimi anni.
Refuso
Quando l’ho menzionato nella prima stampa del mio Cocktail Mondiali del 2021, è uscito col chiaro refuso “Rabo De Gallo”, con la doppia L.
La Canonizzazione IBA del Rabo de Galo
Il Rabo de Galo è stato inserito nella lista IBA dei classici internazionali con la codifica del 2024.
Indice
Quale Cachaça per il Rabo De Galo?
Alcuni bartender miscelano il Rabo De Galo utilizzando Cachaça invecchiata, più morbida e profumata della versione bianca, maggiormente ruvida e grezza, per donare al drink note più eleganti.
Quale Vermouth per il Rabo del Galo?
Un Vermouth classico senza troppe punte di sapori andrà benissimo.
Il liquore al carciofo
Se vuoi provare a modificare la ricetta che ho riportato come standard, puoi pensare di utilizzare il liquore al carciofo come Bitters, un po’ come per l’Hanky Panky fa col Fernet.