Queen’s Park Swizzle
Trader Vic tributava al Queen’s Park Swizzle il merito di aver fatto apprezzare il Rum a livello globale. Da Trinidad al resto del mondo, con un ingrediente tipico prodotto sull’Isola caraibica.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Direttamente nel bicchiere ben freddo versa il Rum, il succo di lime e lo sciroppo di zucchero. Metti ora le foglie di menta e con l’aiuto dello swizzle stick miscela (e massaggia) di modo che il potere estrattivo dell’alcol contenuto nel rum trasporti gli oli essenziali della menta nella miscela. Aggiungi il ghiaccio tritato e riprendendo lo swizzle stick miscela ancora il tutto. Aggiungi altro ghiaccio e in cima al drink versi il Bitters che deve formare uno strato a sè. Infine, decora con la menta.
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Indice
Il drink di Trinidad
Il drink deve il proprio a nome a quello del Queen’s Park Hotel di Port of Spain, la capitale di Trinidad. La struttura è stata inaugurata nel 1893 ma, secondo le fonti in nostro possesso, il Queen’s Park Swizzle sarebbe stato miscelato solo a partire dagli anni ’20 del secolo successivo.
Non si hanno informazioni su chi per primo realizzò la perfetta miscela di cui il drink è composto, ma la prima menzione a stampa che abbiamo è quella di Trader Vic nel suo Book of Food and Drink del 1946, in cui accredita a questo specifico Swizzle (insieme al Green Swizzle) il merito di aver incrementato la popolarità del Rum a livello internazionale.
Gli Swizzle
Per merito delle cronache antiche siamo a conoscenza del fatto che la famiglia degli Swizzle è molto datata, tanto che la prima menzione su carta appare nell’A Classical Dictionary of the Vulgar Tongue scritto da Francis Grose nel 1786, riportante la definizione di “drink […] In North America, a mixture of spruce beer, Rum and sugar”.
Come racconta David Wondrich sul suo The Oxford Companion to Spirits & Cocktails del 2021, questa famiglia di drink è maggiormente definita dalla propria tecnica di realizzazione (che consta dell’avvalersi dell’utilizzo di uno swizzle stick, conosciuto anche come bois lelé, per miscelare liquidi e ghiaccio tritato) che dagli ingredienti che la compongono.
La struttura del Queen’s Park Swizzle
Il drink è di una semplicità strutturale davvero facile da replicare e proprio questo suo minimalismo di ingredienti lo rende una bevuta veramente deliziosa e interessante, capace di invogliare al sorso successivo.
Come ci riesce? L’equilibrio dolce/acido fra lime e zucchero è sicuramente il pilastro portante di tutta la struttura, su cui si innestano la freschezza delle foglie di menta e la corposità del Rum Demerara. Piccola precisazione, all’epoca della sua creazione, il drink non poteva contare sull’industria del Rum di Trinidad, sviluppatasi solo dopo la Seconda guerra mondiale; sembra infatti che fosse realizzato prendendo in prestito il distillato di canna da zucchero dalla vicina Guyana. Il vero punto di forza del Queen’s Park Swizzle personalmente lo considero il float finale di aromatic bitters, capace con la sua aromaticità di ribilanciare un drink che altrimenti potrebbe tendere troppo al gusto dolce, apportando sentori di spezie e arricchendo ogni sorso di quel fascino esotico che è stata la chiave del successo dei Tiki.
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Rum Demerara
Se non hai a disposizione il Rum Demerara, puoi provare a sostituirlo con un Rum scuro giamaicano.
Quale bicchiere?
Ti occorrerà un bicchiere alto e leggermente largo da circa 300 ml per potere lavorare comodo con la tecnica swizzle.