
Daiquiri n.3
L’arrivo del blender a Cuba negli anni ’40 del Novecento ha trasformato la struttura del Daiquiri, aprendo la strada alle versioni a base frutta dei decenni successivi.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti nel blender, aggiungi la precisa quantità di ghiaccio tritato e frulla fino al raggiungimento della corretta consistenza “frozen”. Versa in una coppetta ghiacciata e servi.
Info
Famiglia
Creatore
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Indice
Il blender
La terza variante del Daiquiri ad opera di Costante Ribailagua y Vert. Come le altre variazioni sul classico cubano, anche questa appare nel libro – souvenir del 1934 che El Floridita era solito far stampare per omaggiare i propri clienti. La ricetta originale, preparata da Costante, era realizzata shakerando il drink con ghiaccio “a neve” e infine filtrandolo in un bicchiere anch’esso ricolmo di ghiaccio della medesima dimensione. Col tempo Costante abbandonerà questa metodologia di preparazione per andare ad utilizzare, dagli anni ’40 in poi, il blender elettrico ed il ghiaccio tritato.
Due piccole curiosità
1) Per molti anni, le versioni riportate sui ricettari posteriori a quello di El Floridita prevedevano l’utilizzo di un bar spoon di zucchero, poiché chi tradusse in inglese le ricette di Costante sul libro del 1934 (sull’opera le ricette sono scritte sia in spagnolo che in inglese) non colse la differenza fra “chucharadita”, il teaspoon da 5 ml, e “chucharada”, il table spoon da 15 ml, che risulterebbe la giusta quantità da apportare a questo drink per bilanciare diluizione, acidità e dolcezza;
2) Sembra che, data la irrisoria potenza dei primi blender dell’epoca, Costante filtrasse comunque i suoi Daiquiri “frozen” con un colino a maglie larghe tipicamente utilizzato in cucina, che gli permetteva di versare nel bicchiere un drink “frappe” ma privandolo delle scaglie di ghiaccio tritato che lo strumento elettrico non riusciva ad amalgamare totalmente nel drink. Con i blender oggi in commercio, tutto ciò non è più necessario.
La struttura
Il Daiquiri N.3 è sicuramente uno dei più conosciuti e riusciti tentativi di Costante di rendere indimenticabile l’esperienza al bancone di El Floridita: l’aggiunta della spremuta di pompelmo e del Maraschino donano al drink un ventaglio gustativo che vanta poche imitazioni nella storia della miscelazione. Ne era convinto anche Ernest Hemingway, che spesso si faceva miscelare questo drink senza l’utilizzo dello zucchero e raddoppiando la dose di rum, rendendo la sua versione così famosa da venire chiamata Hemingway Special o Papa Doble.
Indice
Quanto ghiaccio?
Spesso la corretta quantità di ghiaccio dipende sia dalla potenza del blender, sia dal risultato finale che vuoi ottenere. Jeff Berry sul suo Potions of the Caribbean consiglia di provare fra le 12 once di ghiaccio tritato (1 cup e ½) e le 16 once (2 cup).
Bicchiere di servizio
Nella sezione dedicata alla ricetta, indico una Coppa Champagne da 220 ml. La foto invece rappresenta il drink servito in un Rock Glass da 270 ml: non si tratta di un errore o di un’incoerenza, ma solo di un modo alternativo di interpretare la presentazione del drink.