Cuban Manhattan
Con l’entrata in vigore del Proibizionismo, bartender e drink statunitensi migrarono verso Cuba, portando alla nascita di una categoria ibrida, basata sulle strutture di cocktail americani realizzati con i prodotti tipici dell’Isola.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un mixing glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una coppetta ghiacciata. Infine, sprizza il twist di arancia.
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Indice
Un’America “a secco”
L’entrata in vigore del Proibizionismo negli Stati Uniti, il 16 gennaio 1920, mise in difficoltà una ingente quantità di professionisti della miscelazione, che si ritrovarono con tre alternative fra cui poter scegliere: cambiare mestiere, venire assoldati in uno speakeasy o emigrare. Molti opteranno per quest’ultima opzione, prendendo due grandi strade: quella verso l’Europa o quella verso Cuba.
Sull’isola caraibica i bartender statunitensi porteranno la loro conoscenza, implementandola a quella dei Cantineros locali, rivedendo le ricette in loro possesso alla luce dei prodotti tipici dell’Isola, in primis il distillato di canna da zucchero che, come nel caso del drink protagonista di questa scheda, sarà utilizzato in sostituzione al Bourbon e Rye whiskey (fuori produzione in seguito al Volstead Act) nella realizzazione di cocktail tipicamente americani, come il Manhattan.
Il Club de Cantineros
Dagli Stati Uniti non arriveranno solo professionisti del settore, ma anche una grandissima quantità di normali cittadini in fuga dalle strette e “asciutte” regole del Proibizionismo, abituati a consumare una grande quantità di alcolici miscelati nei più famosi drink del periodo. Questo fattore portò i Cantineros cubani a dotarsi di una organizzazione (nata il 28 maggio 1924) che permettesse loro una formazione professionale completa e costantemente aggiornata, che prevedesse l’insegnamento e l’esecuzione di centinaia di cocktail, che insegnasse le lingue straniere (l’Inglese, soprattutto) e i modi che un barman avrebbe dovuto tenere sul luogo di lavoro e nello svolgimento della propria professione. Questo ente passerà alla storia con il nome di Club de Cantineros, storicamente la prima associazione nazionale di bartender al mondo, e renderà la miscelazione cubana fra le più conosciute e apprezzate del pianeta, anche per merito dello sviluppo di un’editoria specializzata, fra le cui opere spicca il libro (pubblicato nel 1948) El Arte del Cantinero, una pietra miliare per la formazione delle generazioni a venire.
Le testimonianze del Cuban Manhattan
Il Cuban Manhattan appare per la prima volta sulla stampa nel 1937, sul Café Royal Cocktail Book di William J. Tarling, composto per metà di Vermouth italiano, due dash di Bitters e l’altra metà di Daiquiri Rum, un Rum prodotto agli inizi degli anni ’30 dalla Compania Ron Daiquiri SV di L’Avana, esportato sia in America che nel Regno Unito e che divenne la scelta di riferimento di molti bartender dell’epoca.