Brooklyn
Un antico Bitter francese sembra essere la chiave di volta per questo drink interessante a base di Rye whiskey, Vermouth dolce e Maraschino: una connessione molto azzeccata per uno dei quartieri più famosi di New York!
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un mixing glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una coppetta ghiacciata. Infine, sprizza il twist di arancia.
Info
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Indice
Le testimonianze
Un altro drink che prende il nome da uno dei 5 “bouroghs” di New York, insieme al Manhattan, al Bronx ed al Queens: a rimanere a bocca asciutta, è proprio il caso di dirlo, è solo Staten Island. La prima menzione a stampa del Brooklyn per come oggi lo conosciamo è sul Jack’S Manual del 1908 di Jacob “Jack” Grohusko, capo bartender al Baracca’s Restaurant, punto di ritrovo per facoltosi imprenditori e ricchi aristocratici nei pressi di Wall Street. La ricetta originale prevedeva Rye Whiskey, Maraschino, Amer Picon (Bitter all’arancia) e Ballor Vermouth, ad indicare la tipologia dolce ed italiana del vino fortificato.
Il Vermouth dry
La ricetta verrà ripresa da Jacques Straub nel suo Manual of Mixed Drink del 1914, con il vermouth dry a sostituire quello dolce, e nella stessa versione sarà riportata anche dal The Savoy Cocktail Book di Harry Craddock del 1930, modificando però le proporzioni fra vermouth e whiskey, con quest’ultimo a coprire i 2/3 della totalità degli ingredienti. Al contrario, le versioni di Straub e Grohusko equiparavano le dosi di whiskey e vermouth.
Le variazioni
Ricerche più recenti, come quelle confluite nel The Oxford Companion to Spirits & Cocktails del 2021 di David Wondrich, mostrerebbero come nel corso del tempo al medesimo nome di Brooklyn Cocktail siano state associate una svariata quantità di drink con differenti ricette: la prima in ordine cronologico sarebbe databile al 1883, consistente in un Manhattan con il rum a sostituire il whiskey. La tendenza a chiamare con lo stesso nome così tanti drink diversi sarebbe da attribuire alla volontà di creare una bevuta, legata all’iconico quartiere newyorchese, che potesse contendere la popolarità ai più conosciuti e bevuti Manhattan e Bronx.
La struttura
Un drink da meditazione, che sembra richiedere un corretto e dilatato tempo di consumo, in forza del proprio ultrasecolare cammino nella storia della miscelazione: elegante e aromaticamente complesso, portatore di sapori antichi e fuori dal comune, il Brooklyn è una poco esplorata alternativa a classici più conosciuti, come il Manhattan e il Martinez.
La canonizzazione IBA del Brooklin
Brooklyn ha fatto parte della prima codifica IBA del 1961.
Indice
Il Vermouth del Brooklin
La ricetta riportata è quella con la presenza del solo Vermouth dolce rosso.
Jim Meehan sul suo Bartender Manual opta per l’utilizzo di un Vermouth bianco dolce.
Il Bitter all’arancia
La formula dell’Amer Picon, di produzione francese, fu rielaborata negli anni ’40, quindi oggi ricreare la ricetta originale di un Brooklyn è cosa difficile. Nel qual caso facciate comunque fatica a reperire l’Amer Picon, potete sostituirlo con un altro prodotto che contenga sentori di scorze di arancia, genziana e china, sapori molto spesso ritrovabili anche fra i nostri amari nazionali.