Not Too Dry Martini
In pieno periodo parossistico verso la definitiva “dry-zzazione” del Martini Cocktail, qualcuno provò a riportare il drink su sentieri meno impervi. La Storia diede ragione alla tendenza più secca, ma questa versione è assolutamente da conoscere e miscelare.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Mixing Glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di limone sulla superficie del drink.
Info
Famiglia
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Creatore
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Indice
La controtendenza
Drink che compare nel 1938 sul libro Famous New Orleans Drinks and How to Mix’em, scritto da Stansley Clisby Arthur. Nella lunga strada che dal Manhattan e dal Martinez ha portato il Dry Martini Martini ad un grado di secchezza sempre più accentuata, il Not Too Dry Martini riveste un ruolo un decisamente originale: se col passare degli anni a partire da inizio Novecento tutti i Martini tenderanno progressivamente a spostare l’attenzione sul gin, aumentandone il proprio rapporto con il vermouth dry fino a proporzioni di 8 a 1 (o addirittura 15 a 1, come nel famoso Montgomery Martini), per la prima volta dopo decenni con il Not Too Dry Martini abbiamo un’inversione di tendenza nella ricetta, in cui il French Vermouth occupa i due terzi delle quantità totali, lasciando l’ultima porzione del cocktail suddivisa in maniera equanime fra Dry Gin e Italian Vermouth, il tutto aromatizzato da 1 o 2 dash di Orange bitters.
La struttura
Non solo, quindi, nel Not Too Dry Martini il gin è relegato in una posizione di ingrediente gregario, ma si valorizza in maniera quasi totalitaria il Vermouth Dry francese, ricco di note ossidate e più floreali rispetto alla sua versione italiana, più dolce e speziato. Nel libro di Arthur il drink è anche presentato anche con il nome di The Perfect Martini e si consiglia di prepararlo a quei clienti che gradiscono il loro Martini né troppo secco, né troppo dolce.
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Occhio alla decorazione
Nel libro di Arthur, il Not Too Dry Martini è decorato con un’oliva. Personalmente ritengo che il profilo aromatico donato dal limone renda il drink ancora più interessante.