Merry Widow
Una versione del Dry Martini Cocktail che richiama l’operetta teatrale più apprezzata dell’epoca della sua creazione. Assenzio, aromatic bitters e liquore speziato ad impreziosire il connubio gin e vermouth dry.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Mixing Glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di limone sulla superficie del drink e lascia cadere la scorza dell’agrume all’interno del bicchiere di servizio.
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Indice
La versione di Ennslin
Son poche le notizie storiche reperibili per questo drink. Appare per la prima volta sul Recipes for Mixed Drinks di Hugo Ennslin del 1916 come una variante del Dry Martini Cocktail, molto in voga nei primi decenni del secolo scorso, prima che la tendenza alla secchezza degli anni successivi portasse il Martini Cocktail alla sua forma “dry”. Sull’opera di Ensslin il drink viene preparato per un metà con London Dry gin e per l’altra con French vermouth, aromatizzati con poche gocce di D.O.M. Bénédictine, assenzio e Peychaud’s bitters, il tutto profumato con gli oli essenziali di una scorza di limone.
Le modifiche di Craddock
Il Merry Widow verrà ripreso da Harry Craddock sul The Savoy Cocktail Book del 1930, con la sostituzione dell’Angostura bitters al Peychaud’s, forse anche a causa del Proibizionismo statunitense, che rese complicati sia la produzione che l’esportazione dei prodotti alcolici originari degli Stati Uniti.
L’etimologia
Con tutta probabilità il nome del drink è considerabile un richiamo all’operetta in tre parti Die Iustige Witwe, che debuttò al Theater an der Wein di Vienna il 30 dicembre del 1905. La pièce teatrale, scritta da Franz Lehàr, riscosse fin dal primo spettacolo un successo enorme, tanto che verrà tradotta e messa in scena nei teatri di tutto il mondo e più volte trasposta in versione cinematografica. Con il tempo, la formula La Vedova Allegra (la traduzione letterale del titolo della pièce, riferita a quelle donne che una volta perso il marito non sembravano particolarmente addolorate della dipartita) riscuoterà un inossidabile successo anche in Italia.
La struttura
Vagliando la storia del Dry Martini Cocktail verso la sua definitiva forma “dry”, appare chiaro che al connubio fra gin e vermouth secco nel corso del tempo siano stati abbinati una nutrita serie di prodotti aromatizzanti per connotare la bevuta di un’aurea di sofisticatezza ed eleganza. Nel caso specifico del Merry Widow, assenzio, D.O.M. Bénédictine e Peychaud’s bitters lavorano alla perfezione insieme, donando aromaticità, freschezza, intensità e dolcezza a questa ricetta degna di essere riscoperta e riproposta alla clientela.
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Qualche consiglio
Utilizza sempre un assenzio di qualità, o quest’ultimo rovinerà l’equilibrio olfattivo e gustativo del drink.
Attenzione anche con il D.O.M. Bénédictine, eccedere oltre le dosi indicate potrebbe rendere il drink meno complesso e più monotono.
Se vuoi, prova la versione di Craddock con l’Angostura bitters in sostituzione del Peychaud’s.