Spicy Fifty

La canonizzazione IBA

Un’altra creazione di Salvatore Calabrese, questa volta entrata ancora di più nella storia della miscelazione dopo essere stata inserita nella lista IBA con la codifica del 2020, traguardo mai raggiunto neanche dal drink più famoso di Calabrese, il Breakfast Martini.

Lo Spicy Fifty è stato ideato nel 2004 dal grande bartender italiano, spesso semplicemente appellato “The Maestro”, ed inserito nella cocktail list del proprio locale, il Fifty (per l’appunto) di Londra, nel 2005.

La struttura dello Spicy Fifty

Drink assolutamente delizioso, che esprime il suo carattere nel contrasto fra la languida dolcezza del miele, l’esotica malia della vaniglia che aromatizza la vodka e la nota piccante e licenziosa data dal peperoncino. A fare da collante, il liquore ai fiori di sambuco, che strizza l’occhio alle note dolci del miele e della Vodka e prende sottobraccio con la propria accennata acidità quella più marcata del succo di lime fresco.

I possibili spunti

Fra le ispirazioni alla base dello Spicy Fifty, Calabrese accennerà ad alcuni piatti sui menù dello chef stellato Jean – George Vongerichten; altri indicano il drink Myzo creato dal giovane bartender Myles Cunliffe (a cui, rispetto al cocktail di Calabrese, manca solo lo sciroppo di miele), che gli fece vincere la somma di mille sterline classificandolo al terzo posto in una competizione indetta dalla Stolichnaya e dalla UKGB (la United Kingdom Bartender Guild, al cui vertice Calabrese presiede da tempo, e che in quell’occasione premiò lui stesso Cunliffe).

Ma si sa, parafrasando il poeta Eliot (o forse Pablo Picasso) “i bartender mediocri imitano; i bartender geniali copiano”.