Negroni Sbagliato
Come un errore dettato dalla fretta o dalla distrazione ti può permettere di creare uno dei drink più iconici dell’aperitivo del Bel Paese. La storia di Mirko Stocchetto e del Bar Basso di Milano.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti nel bicchiere freddo pieno di ghiaccio (meglio se un chunk) e miscela delicatamente. Infine, decora con una fetta di arancia.
Info
Famiglia
Tipologia
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Indice
La leggenda
Il Negroni Sbagliato nasce al Bar Basso di Milano verso i primi anni ’70 del Novecento da un “errore” di Mirko Stocchetto, veneziano con un’esperienza all’Harry’s Bar della città lagunare.
Rilevato il Bar Basso nel 1967, Stocchetto una sera versò del prosecco al posto del Gin in un Negroni e si ritrovò ad aver creato quello che oggi conosciamo come Negroni Sbagliato. Se volessimo essere insopportabilmente pedanti, sarebbe più corretto chiamare il drink “Americano Sbagliato“, poiché la tecnica di preparazione è più simile a quella di un Americano che a quella di un di un Negroni.
Il giusto tributo
Raccontare così la genesi dello Sbagliato, relegandolo ad “semplice errore fortuito”, non rende il giusto tributo alla figura di Mirko Stocchetto, fra i padri fondatori della “Milano da bere” e della tradizione dell’aperitivo.
Come accennato qualche riga più in su, Stocchetto rilevò il Bar Basso nel 1967 insieme a Renato Hausamann, di vent’anni più anziano e suo maestro a Venezia e Cortina. Per quanto oggi si tenda a mitizzare quelli che furono gli anni ’60 del secolo scorso, Maurizio Stocchetto, figlio di Mirko, in più di un’intervista ha raccontato che, al tempo in cui il padre decise di imbarcarsi nell’avventura imprenditoriale, la società italiana non era ancora stata colpita da quegli stravolgimenti sociali che avrebbero portato negli anni successivi una serie di libertà e novità precedentemente impensabili: la clientela del Bar Basso era ancora quasi esclusivamente composta di uomini, spesso distinti ed eleganti, che fra le mura del locale trovavano l’occasione per sfuggire alle strette maglie dei loro matrimoni e passavano il proprio tempo disquisendo di automobili, sport e donne.
Arrivano i Settanta
Con l’arrivo del decennio successivo, i mutamenti della società presero forma in maniera più manifesta e si concretizzarono in una nuova tipologia di clienti allora del tutto sconosciuta: le donne. Finalmente emancipate, più padrone del proprio tempo ed in alcuni casi anche impiegate nel mondo del lavoro, il genere femminile cominciò a prendere possesso di quei luoghi di ritrovo una volta totale appannaggio degli uomini, fra cui i bar.
Mirko Stocchetto fu un vero pioniere: per primo, infatti, si chiese come poter soddisfare le esigenze di quel nuovo tipo di clientela che non aveva l’esperienza necessaria per consumare i “cocktail vecchia scuola”, dal tenore alcolico elevato e dalla bevuta non sempre facile. In questo nuovo contesto sociale, Mirko Stocchetto cominciò ad elaborare alcune bevande miscelate che prevedevano, in sostituzione ad un distillato, l’impiego dello spumante, ingrediente leggero e piacevole che aveva imparato a padroneggiare nei suoi primi passi all’Harry’s Bar di Venezia, patria del Bellini e delle sue numerose varianti. Da questo “laboratorio del gusto” nacque fra il 1970 e il 1972 il Negroni Sbagliato.
La struttura dello Sbagliato
Alle note amare del Bitter e dolci del Vermouth, il Prosecco aggiunge una nota frizzante e di acidità che rende più fresca la bevuta dello Sbagliato rispetto a quella del Negroni o dell’Americano.
Il calice dello Sbagliato
Oggi siamo abituati a prepararlo e servirlo in un bicchiere basso e largo da 350 ml circa, ma al Bar Basso viene servito in un gigantesco e caratteristico calice, esempio di un bicchiere iconico per un singolo drink.
Drink Masters
Il Negroni Sbagliato sta vivendo una riscoperta negli Stati Uniti da quando nel 2023 è comparso nel reality americano Drink Masters.
Indice
Drink altamente personalizzabile
Esattamente come per l’Americano e il Negroni, la grande proposta commerciale di Vermouth dolce e Bitter rosso da ai barman una grande possibilità di personalizzare il drink trovando diversi bilanciamenti.
La ricetta standard e con la quale non sbaglierai di certo, è quella di dosare questi due ingredienti in parti uguali.