Negroni del Marinaio
A volte, l’ideazione di un drink, sorprende il suo stesso creatore. Un Negroni affumicato, terroso, con note di caffè e anice.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti nel bicchiere freddo pieno di ghiaccio (meglio se un chunk) e miscela delicatamente fino al corretto grado di diluizione e raffreddamento. Infine, decora con una fetta di arancia disidratata e chicchi di caffé.
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La fortuna del marinaio
Un barman può passare l’intera propria esistenza nella ossessionata creazione di un drink che sposi un equilibrio di sapori e una ricchezza di sentori che esistono solo nella sua testa, alla disperata ricerca del cocktail che lo renderà famoso e apprezzato, quell’unione unica di ingredienti che resterà indissolubilmente legata al suo nome, senza riuscirci. Altre volte capita che quasi per scherzo, come una semplice proposta della settimana, come suggerimento evanescente o alchimia destinata a scomparire nel giro di una serata, un bartender tiri fuori dal cilindro (o dallo shaker) qualcosa di inaspettato, di imprevisto, di cui lui stesso è il primo a ritrovarsi sorpreso per il grado di apprezzamento che la sua creazione riscuote e per come, con tanta facilità, il successo passi di bocca in bocca attraverso tutta la città, la regione e perfino la nazione. Quest’ultimo caso è proprio quello del Negroni del Marinaio.
Flavio Angelillo
È il 2015, e Flavio Angiolillo è al bancone del suo Mag, appena prima dell’inizio del turno serale. C’è da tirare fuori un’idea per la settimana, qualcosa da offrire fuori menù alla clientela affezionata, per fidelizzarla incessantemente alla filosofia del locale.
Flavio e il suo staff mettono insieme Vermouth e Bitter (che non si sbaglia mai) e sostituiscono al Gin di un classico Negroni la coppiata Mezcal e Old Sailor Coffee (un liquore a base rum aromatizzato con caffè, scorze di arancia e anice prodotto in collaborazione con la Levante Spirits, volto a ricreare un antico rimedio marinaro ai freddi venti adriatici). Ne preparano 6 litri, in pre-batch.
Il Mag apre. Passano quattro ore. I sei litri sono stati serviti in circa 37 ordinazioni. Sembra che il drink abbia un discreto successo. Per evitare di restarne senza, ne vengono preparati altri 6 litri, in vista della giornata di domani. Passano intanto altre quattro ore di servizio, e anche questi altri sei litri sono consumati in 37 ordinazioni, la medesima sera!
C’è poco da fare, il drink funziona. Il giorno dopo e quello dopo ancora la storia si ripete e nel giro di qualche giorno il Negroni del Marinaio è sulla (o nella) bocca di tutta Milano. La terrosità del Mezcal si sposa alla perfezione col sentore torrefatto dei chicchi di caffé, a cui il vermouth dona quella delicata sensazione dolce che spetta al bitter riequilibrare in una bevuta più asciutta grazie alla propria nota amara.
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