Mezcal Negroni

“Mezcal Craze”

Un drink sicuramente fra i più contemporanei nella lista di quelli che ho trattato, decisamente connesso alla grande popolarità che il Mezcal, il distillato messicano di agave della cui grande famiglia fa parte anche il Tequila, nell’ultimo decennio è riuscito a guadagnarsi fra bartender e clienti.

L’acquavite dal deciso sentore affumicato è stata protagonista di una stagione di rivisitazioni dei grandi classici della miscelazione davvero senza precedenti, seconda forse solo a quella che dagli anni ’80 del secolo scorso aveva visto la Vodka imporsi su tutto il mercato internazionale, conosciuta con il nome di “Vodka Craze“.

Ed il Negroni non poteva sottrarsi al tentativo di contaminazione centramericana: attenzione però, che l’errore è dietro l’angolo.

Qualche consiglio

Sarebbe infatti decisamente un’azione da miscredenti e iconoclasti sostituire in toto il gin con il Mezcal poiché, così facendo, il drink risulterebbe per nulla equilibrato e bilanciato, caratteristiche che hanno portato il Negroni sul tetto del mondo del bere miscelato.

Il consiglio è quello di tagliare il prodotto di tradizione inglese con una parte di distillato di agave, cercando di armonizzare le botaniche del Gin con i sentori fruttati, terrosi e affumicati del Mezcal, che altrimenti risulterebbero stucchevoli e oltraggiosamente coprenti nei confronti del Vermouth (capace di avvalorarsi ed impreziosirsi delle sensazioni terrose del distillato messicano) e del Bitter (vero padrone di casa del drink, che sfrutta il contrasto amaro col più morbido Mezcal per ergersi a moderatore del risultato finale).

“Entry level Mezcal”

Il Mezcal Negroni può essere considerato un “entry level drink” per tutti quei clienti che vogliano avvicinarsi alla tradizione messicana ma mantenendo un “piede saldo” sulle certezze di un classico senza tempo.