M & M
Mezcal e Montenegro? Certo che si! Una stretta di mano fra bartender.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un mixing glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una tumbler basso ricolmo di ghiaccio. Infine, sprizza il twist di arancia.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
Iscriviti!
Indice
Due tendenze dominanti
“Al posto giusto, nel momento giusto” potrebbe essere la sottotraccia che più di altre è capace di raccontare la nascita ed il successivo successo raggiunto dall’M & M. Siamo a metà degli anni ’10 del Nuovo Millennio e negli Stati Uniti sono due le tendenze dominanti nel mondo della miscelazione: il Mezcal e gli amari italiani.
I distillati di agave hanno sempre avuto vita facile negli States, in virtù anche della contiguità geografica fra zona di produzione e mercato statunitense: nel periodo storico di riferimento, il Mezcal stava realizzando grandi profitti nelle metropoli americane per merito del suo carattere rustico ed affumicato, pregno di storie da raccontare suddivise fra la voglia di rivalsa dei produttori e le note organolettiche del distillato messicano. Erano gli anni del Mayahuel di Phil Ward, che con i suoi Oaxaca Old Fashioned e Division Bell stava sdoganando la mineralità e la terrosità del Mezcal.
Il gusto italiano
Contemporaneamente, un segmento merceologico di tradizione tutta italiana stava prendendo piede nella Patria della Miscelazione: quello degli amari. Relativamente poco conosciuti fino ad inizio Duemila, nel secondo decennio del XXI secolo si assiste ad un vero boom sul mercato americano, come testimoniano le numerose ricette di classici contemporanei realizzati con tali ingredienti. Paper Plane, Black Manhattan e Art of Choke sono solo alcune delle più famose ed apprezzate.
Amaro Montenegro non fu da meno rispetto ad altre etichette e l’M & M ne è la riprova. Il drink venne elaborato nel 2015 dal brand ambassador dell’azienda emiliana Marco Montefiori, ma a renderlo popolare negli U.S.A. fu il contributo di Robert Krueger, che iniziò a miscelarlo all’Employee’s Only di New York. Sembra però che ad avere maggiore fortuna rispetto alla ricetta riportata sia stata la sua variante “shot”, realizzata in un bicchierino da amaro senza diluizione e senza ghiaccio e bevuta tutta d’un fiato, così tanto popolare fra i bartender americani da guadagnarsi il soprannome di “Manager’s Meeting”.
Indice
- Se vuoi proporre la versione “Manager’s Meeting”, versa in un bicchiere shot 30 ml di mezcal e 30 ml di Amaro Montenegro.