
Income Tax Cocktail
Preciso e inderogabile come le tasse, questo Bronx con l’aggiunta di aromatic bitters è una certezza assoluta a portata di mano.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata.
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Indice
Qualche goccia di aromatic bitters
Una variazione sul Bronx, un drink di grande storia e molto apprezzato negli Stati Uniti fino a quando al suo interno non ci finì il succo di arancia industriale a sostituire la fresca spremuta dell’agrume. Spesso ordinato anche nei film noir del periodo come “un Bronx con bitters”, l’aggiunta dell’aromatizzante dona all’Income Tax Cocktail una marcia in più rispetto al suo meno – aromatico – cugino.
Nel libro di Ted Haigh del 2009, Vintage Spirits and Forgotten Cocktails, lo storico riporta di essere venuto a conoscenza del drink grazie ad un amico che glielo ha presentato col nome di Maurice Cocktail. Ricerche più approfondite hanno permesso in realtà di delineare il Maurice come un Bronx con l’aggiunta di qualche goccia di assenzio, invece del bitters, spingendolo leggermente di più verso una rivisitazione (o un anticipatore) del Monkey Gland.
La struttura
Apparso sul The Savoy Cocktail Book del 1930 di Harry Craddock per la prima volta, il drink presenta il doppio profilo aromatico delle due famiglie del vermouth, quella dolce e quella dry, implementate dalla caratura speziata dell’aromatic bitters e dalla dolce freschezza della spremuta di arancia, a sostenere e ammorbidire la solida architettura alcolica del London Dry gin.
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Troppo secco?
Se pensi che il drink sia troppo secco, come nel caso di tutti i Daisy, valuta se aggiungere circa 5 ml di sciroppo di zucchero.