Havana Special
Un altro drink che prende il proprio nome da un famoso treno, come il 20th Century. Ma se quest’ultimo era rinomato per il proprio livello tecnologico, l’Havana Special deve al Proibizionismo e a Cuba tutto il suo fascino.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, decora con un pezzetto di ananas.
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Indice
Un treno per Cuba
Il drink compare con il nome di Havana Beach (Special) sul ricettario – souvenir del 1934 di El Floridita, Bar La Florida Cocktail, che il locale era solito far stampare per omaggiare i propri clienti, composto da rum, estratto di ananas e zucchero. Come per la maggior parte dei drink citati su quell’opera, la paternità sarebbe da attribuire a Constante Ribalaigua y Vert, o a qualcuno del suo entourage.
Il nome del cocktail sembra derivare da quello di un treno, l’Havana Special Train per l’appunto, che collegava in pieno Proibizionismo New York con Key West, in Florida, da dove un battello a vapore in sei ore portava a L’Avana e ai suoi bar e ristoranti, in cui l’alcol poteva ancora scorrere a fiumi e dove gli assetati cittadini statunitensi erano soliti abbeverarsi in barba al Volstead Act.
Inaugurato nel 1912, il treno offriva servizi di prima classe, la possibilità di mangiare lungo il tragitto ed un vagone lounge dove rilassarsi durante il viaggio di 42 ore che copriva le 1596 miglia che dividevano le due città. Nel 1935 un uragano danneggiò in maniera irrimediabile i binari della linea ferroviaria nei pressi di Key West, che non vennero mai più riparati, cosa che portò da allora in poi il convoglio a terminare il viaggio nella vicina città di Miami. Il treno resterà in servizio fino agli inizi degli anni ’60, quando la presa dell’Isola caraibica da parte di Castro e dei suoi uomini limiterà l’accesso a Cuba ed inasprirà i rapporti fra le due nazioni.
La struttura
Ritornando al drink, rum, estratto di ananas e zucchero sono i tre ingredienti che lo compongono sulle fonti che sono riuscito a reperire. Con questa struttura il cocktail risulta molto simile ad un altro capolavoro caraibico, la Pina Colada, che prima dell’invenzione della crema di cocco (avvenuta negli anni ’50 a Puerto Rico) veniva realizzata con gli stessi elementi, a cui veniva aggiunto anche del succo di lime.
La ricetta che oggi viene ascritta all’Havana Special è però molto più articolata di quella che di norma si trova sui ricettari-souvenir de La Florida della prima metà del Novecento. Ad essere onesti, però, la versione più contemporanea ben si allaccia alla miscelazione di Constantino Ribalaigua y Vert: l’aggiunta del succo di lime e del Maraschino rendono bene la cifra stilistica del bartender cubano, conferendo al drink una sorta di “firma d’autore” che ben si sposa con altre ricette di Constantino.
Facile anche notare la somiglianza della struttura più recente dell’Havana Special con un drink di qualche anno più giovane, ideato negli anni ’20 all’Hotel Nacional de Cuba da Fred Kaufman per una delle più brillanti stelle di Hollywood, da cui prende anche il nome: il Mary Pickford, originariamente composto di rum, estratto di ananas e granatina, a cui successivamente venne stabilmente aggiunto, anche ad esso, il Maraschino.
Fresco, dolce, fruttato, esotico e dissetante, l’Havana Special può colpire con eleganza e discrezione qualsiasi cliente a cui venga proposto, ma fai attenzione perché il drink può rivelarsi veramente beffardo e colpire il tuo avventore come un treno in piena faccia!