Giannola 38
Quado due “mostri sacri” della miscelazione mondiale mettono le mani su prodotti di qualità, il risultato lascia sempre senza parole. La Grappa Nonino incontra Berg e Kratena.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una bicchiere basso colmo di ghiaccio (meglio se un chunk). Infine, sprizza il twist di limone e decora.
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Indice
Giannola e la Grappa Picolit
Il nome del drink è un omaggio a Giannola Bulfoni, classe 1938, che nel 1962 ha sposato Benito Nonino diventando la “regina della grappa” o “Giannola degli spiriti”. Nel 1973, insieme al suo sposo Benito, la protagonista crea e produce la prima Grappa Cru Monovitigno®, chiamata “Grappa Picolit”.
Benito, in contrasto con la pratica comune di distillare vinacce assemblate e conservate a lungo, decide di selezionare le bucce di un unico tipo di vitigno, coltivate in zone vocate, fermentandole in purezza e distillandole immediatamente. Questo rappresenta una vera rivoluzione per la Grappa, unendo qualità eccezionale e un innovativo approccio al packaging, che conquisterà i palati più esigenti, prima soliti a trascurarla.
Nel novembre del 1984, i Ministeri dell’Agricoltura, dell’Industria e della Sanità concedono l’autorizzazione alla produzione di UÈ®, un’acquavite d’uva (secondo il decreto ministeriale del 20/10/1984). Questa autorizzazione viene concessa su richiesta specifica dei Nonino, che si sono confrontati con vari ostacoli burocratici e di settore.
Da lì l’opera di diffusione della Grappa in tutto in mondo di Nonino porta Giannola ad essere nominata Cavaliere dal lavoro dal Presidente delle Repubblica nel 1998, mentre nel 2006 la laurea ad honorem in Economia.
Nonino
L’ascesa della grappa Nonino è stata accompagnata da sforzi e innovazione costanti. Nel corso degli anni, la grappa Nonino si è trasformata, rinnovandosi sul mercato con nuovi gusti e bottiglie da collezione, vere opere d’arte che hanno valorizzato il prodotto.
Il metodo di produzione della Nonino è rimasto fedele alla tradizione artigianale al 100%. Le cinque distillerie utilizzano ancora 12 alambicchi discontinui in rame alimentati a vapore. Le grappe e le acquaviti di frutta seguono un processo di invecchiamento naturale in barrique e piccole botti, tenute sotto sigillo e supervisione continua dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’interno dei 7 magazzini dedicati all’invecchiamento della grappa presso le Distillerie Nonino. Inoltre, le bevande vengono imbottigliate senza l’aggiunta di coloranti.
“Tutto questo è stato possibile perché ci abbiamo creduto, ci crediamo e non abbiamo mollato mai… Forse il nostro vero merito è stato quello di sfidare il futuro senza dimenticare la parte migliore del passato” Giannola Nonino.
L’attenzione dovuta
Non sarò mai abbastanza grato alla Azienda Nonino per il proprio impegno volto a sdoganare l’utilizzo della grappa italiana in miscelazione. E per farlo in maniera convincente, si è avvalsa di due figure mitologiche nel panorama internazionale delle bevande miscelate: Monica Berg e Alex Kratena.
I due, compagni nel lavoro e nella vita privata, hanno elaborato questo drink in occasione del “Premio Nonino” 2019, rendendo onore al distillato di vinaccia italiano, proponendo una ricetta dalla struttura delicata ed aromatica, implementando la Grappa con lo Sherry Fino e con un liquore alle erbe, donando corpo e leggerezza allo stesso tempo.
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Non toccarlo
Il drink è perfetto così!