Eddie Brown Cocktail
Una versione di Dry Martini Cocktail ammorbidita dai sentori dolci e fruttati donati da una piccola quantità di liquore di albicocca. Un entry-level per appassionarsi al drink più iconico di sempre.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Mixing Glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di limone sulla superficie del drink.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
Iscriviti!
Indice
Un Martini gentile
L’Eddie Brown Cocktail sembra prendere le mosse dall’evoluzione stilistica e di gusto che a partire dai primi anni del Novecento investì il Dry Martini Cocktail. Come già riportato nella scheda di quest’ultimo drink, fra il 1904 e il 1905 escono due libri che cominciano a delineare il drink verso canoni a noi più familiari, con una maggiore presenza di gin nella ricetta, esaltato da un vino fortificato e da un aromatizzante utilizzato in piccole quantità (nel caso specifico dell’Eddie Brown Cocktail, questo sentore viene donato dall’utilizzo dell Kina Lillet e dell’Apricot Brandy). La ricetta compare per la prima volta sul The Savoy Cocktail Book di Harry Craddock del 1930.
La struttura
L’unione fra gin e l’aperitivo di vino chinato (come il famoso Kina Lillet, oggi non più in commercio, che prevedeva l’utilizzo della corteccia dell’albero di china fra i suoi ingredienti) è un connubio di lunga tradizione nel mondo della miscelazione (basti pensare al Corpse Riviver #2). L’aggiunta di qualche goccia di Apricot Brandy non fa altro che apportare sapore, dolcezza e una nota di complessità agli altri elementi presenti nella miscela.
Indice
Tecniche a confronto
Sul libro di Harry Craddock il drink è preparato con tecnica Shake. Preferisco proporlo con tecnica Stir per non essere eccessivamente aggressivi su ingredienti così tanto delicati ed aromatici
Sostituti di qualità
Il Kina Lillet oggi non è più in produzione, ecco perché ti consiglio l’utilizzo della Kina l’Aero d’Or di Tempus Fugit. Altre fonti suggeriscono l’utilizzo del Lillet Blanc o dell’Americano Cocchi, ma credo che questi due prodotti non rendano l’idea originaria del drink.