
Bacardi Cocktail
Un drink che ha cercato di prendersi tutta l’isola di Cuba, alternativamente riuscendoci e fallendo. Una storia finita fra le aule di tribunale e le pagine dei ricettari più importanti dell’epoca della sua ideazione
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
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Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una coppetta ghiacciata.
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Un po’ di confusione
Partiamo diretti, senza troppi giri di parole: la storia del Bacardi Cocktail è abbastanza incasinata! E risulta tale per due motivi specifici.
Il primo sarebbe una generale confusione riscontrabile sia fra i barman sia sui ricettari del periodo storico in cui il drink vede la propria creazione. Il secondo sarebbe da ricercare nell’atteggiamento ambiguo tenuto nel corso dei decenni dalla Bacardi Limited, l’azienda fondata nel 1862 da Don Facundo Bacardi Massò e produttrice dell’omonimo Rum, per andare in contro alle variazioni del mercato. Ma andiamo con ordine.
I primi passi
La prima menzione a stampa del Bacardi Cocktail risulterebbe essere quella del 1914 sul manuale Drinks di Jacques Straub, composta dal succo di mezzo lime, granatina e Rum Bacardi.
L’anno seguente John B. Escalante, bartender del Grand Hotel nella città di Matanzas (Cuba), pubblica nel suo ricettario una ricetta del Daiquiri Cocktail, il drink più iconico dell’Isola, ideato alla fine del ‘800 e descritto realizzato a partire da lime, zucchero, Curaçao, Rum Bacardi…e granatina. Va bene, sembrerebbe solo un piccolo twist sulla più famosa versione a base di succo di lime, zucchero e Rum, niente di eccessivamente preoccupante. Proviamo ad uscire dall’impaccio cercando un altro ricettario del medesimo periodo.
Eccolo…Hugo Ensslin…Recipes for Mixed Drinks, 1916…sull’opera compaiono il Bacardi Cocktail composto da Rum Bacardi, succo di lime e zucchero, e il Daiguiri [sic] Cocktail a base di Rum Bacardi, succo di lime e granatina.
Nel 1927 su El Arte de Hacer un Cocktail y Algo Mas compaiono una ricetta di Daiquiri (Rum, limone e zucchero), una ricetta di Daiquiri Dulce (Rum, limone e granatina) e una di Bacardi (Rum Bacardi, limone e granatina).
Non ci viene in aiuto nemmeno la più grande autorità dell’Isola caraibica in fatto di miscelazione: nel 1937, sul ricettario – souvenir Bar La Florida, pubblicato dal locale gestito da Constante Ribalaigua, il Bacardi Cocktail è preparato (e servito al bancone del locale) con Rum Bacardi, Aromatic Bitters, Curaçao, succo di limone e zucchero.
Infine, nel 1948, El Arte del Cantinero: los Vinos y los Licores di Hilario Alonso Sanchez riporta due ricette del Bacardi Cocktail, la No.1 (zucchero, Rum Bacardi e limone) e la No.2 (granatina, Rum Bacardi e limone), ed una del Daiquiri (Rum Cubano, zucchero e lime). Cerchiamo di provare a fare un po’ di ordine in questo marasma di menzioni.
Proviamo a fare chiarezza
Sembrerebbe che all’inizio fra Bacardi Cocktail e Daiquiri non ci fosse nessuna differenza, probabilmente poiché, all’epoca dell’invenzione dei Daiquiri, Bacardi era la più conosciuta ed utilizzata etichetta di Rum cubano, sia sull’isola caraibica che nel resto del mondo. Quindi, dire Rum Bacardi significava implicitamente dire Rum cubano, ed ordinare un Bacardi Cocktail significava ordinare un Daiquiri.
Verso la fine del ‘800, inoltre, i barman erano soliti utilizzare lo sciroppo di granatina (o di lampone, in alcuni casi) come edulcorante in sostituzione dello zucchero, poiché questi ingredienti erano decisamente nuovi sul mercato ed affascinarono molto i miscelatori dell’epoca. Quindi, trovare prima del Proibizionismo un Daiquiri preparato con la granatina o un Bacardi Cocktail senza di essa non deve sembrarci troppo strano: i due edulcoranti erano intercambiabili fra di loro. Le cose cominciano a diventare un po’ più nebulose con gli anni ’30.
Verso un bere più secco
Con la fine del Proibizionismo nel 1933, la gente negli Stati Uniti ricomincia a consumare drink, ma rispetto al passato le preferenze sui gusti risultano decisamente modificate e orientate verso un bere più secco, come la storia del Dry Martini Cocktail ci ha esaustivamente dimostrato.
Ed ecco che l’azienda produttrice del rum cubano inizia la demonizzazione dello sciroppo di granatina all’interno del Bacardi Cocktail: nel 1937, in un articolo apparso sul The Miami Herald intitolato “Origini is Disclosed of Daiquiri Cocktail”, Facundo M. Bacardi, uno dei figli di Don Facundo (il fondatore della Bacardi Limited), narrando la propria versione sulla nascita del Daiquiri, afferma che il più rinomato cocktail di Cuba sia “il Daiquiri o Bacardi Cocktail” e che tra questi due drink non vi è nessuna differenza. Decisamente strane come dichiarazioni visto che l’anno precedente, nel 1936, la Bacardi Limited aveva vinto la propria causa legale presso la Suprema Corte di Giustizia di New York intrapresa perché si potesse chiamare Bacardi Cocktail un drink esclusivamente composto di soli succo di lime, zucchero, granatina e Rum Bacardi. Cosa stava succedendo?
Il tentativo di Bacardi e il Santiago Cocktail
Nel 1937 i proprietari della Bacardi Limited si stavano rendendo conto che lo sciroppo di granatina ed i drink troppo dolci in generale stavano perdendo appeal sul mercato internazionale, trainato da quello statunitense, e provarono non solo a connotare il loro Bacardi Cocktail come un drink più secco e pulito, senza l’utilizzo dell’edulcorante color rosso, ma a brandizzare il drink più iconico dell’isola di Cuba, il Daiquiri, provando addirittura a cambiare nome alla miscela composta di succo di lime, rum Bacardi e granatina (per cui l’anno prima avevano intrapreso un’azione legale), ribattezzandola con il nome di Santiago Cocktail.
Bacardi Daiquiri e Bacardi Cocktail
La confusione regnerà sovrana ancora per qualche decennio, se ancora negli anni ’60 sul ricettario ufficiale della United Kingdom Bartenders Guide appariranno due ricette di Bacardi Cocktail, una con lo zucchero e l’altra con la granatina. Nel 1976 la stessa Bacardi Limited metterà fine al contenzioso pubblicando il proprio libro The Bacardi Party Book, in cui alla ricetta del Bacardi Daiquiri segue quella del Bacardi Cocktail, miscelato con l’utilizzo della granatina.
La canonizzazione di IBA
Il drink entrerà nella lista dei classici redatti da IBA già con la primissima codifica del 1961, venendo confermato in tutte le edizioni successive (1986, 1993, 2004 e 2011) per esserne definitivamente escluso in quella più recente del 2020.
Fresco e aromatico, fruttato e secco, il Bacardi Cocktail oggi viene troppo spesso dimenticato da chi miscela drink dietro un bancone o da chi ordina drink di fronte al medesimo. Non avere paura a prepararlo e a proporlo: se utilizzi ingredienti di qualità, e mi sto riferendo soprattutto alla granatina, il drink non deluderà nessuno.
Indice
La granatina
La bontà di questo drink è tutta nella granatina. Per quanto esistono granatine già pronte in commercio, in questo caso quella realizzata home made fa sentire la sua qualità ed i suoi sapori di melagrana senza perdersi in uno sciroppo rosso dal sapore indefinito.