Alaska
Un Martini erbaceo e glaciale!
- Scheda
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Ricetta
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Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una coppetta ghiacciata.
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Indice
Le prime fonti del cocktail Alaska
Le notizie storiche riguardanti l’Alaska sono veramente di difficile reperibilità. Sappiamo che compare per la prima volta nel 1914 sul ricettario Manual of Mixed Drinks di Jacques Straub, composto da Old Tom Gin, liquore di erbe giallo e Orange bitter, benché alcune ricerche più recenti portino a dimostrare che il drink fosse già consumato ad inizio Novecento.
Harry Craddock, nel suo The Savoy Cocktail Book del 1930, ne riporta la ricetta sostituendo all’Old Tom il London Dry Gin ed omettendo del tutto l’Orange Bitters, commentando ironicamente il drink con le parole “It was probably first thought of in South Carolina – hence its name”.
The Oriental
Nell’edizione del 1948 del The Fine Art of Mixing Drink di David Embury, l’Alaska (anche conosciuto come The Oriental) viene riportato eseguito con tecnica stir e con il consiglio di ridurre la quantità di liquore alle erbe per aggiungere qualche ml di Sherry dry, al fine di impreziosire ulteriormente il bouquet gustativo del drink.
Un cocktail vincente, ma non per tutti
Quello che sembra sicuro è che il nome del cocktail non ha niente a che fare con lo stato nel nord del continente americano, ma piuttosto con la freschezza che lo caratterizza, giocata sulle note botaniche e secche del Gin, su quelle erbacee ed eleganti del liquore e dall’aggiunta aromatica ed agrumata del Bitters all’arancia. Allo stesso tempo è un cockail molto deciso, secco e non adatto a tutti i palati.
La canonizzazione IBA dell’Alaska
L’Alaska ha fatto parte della prima codifica IBA del 1961, per essere poi stato sistematicamente escluso nelle edizioni successive.
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Old Tom Gin o London Dry Gin?
Io lo preferisco più morbido a base di Old Tom Gin, mentre potete utilizzare un classico London Dry Gin per un risultato più tagliente.
Liquore di erbe giallo o verde?
Benché la quasi totalità delle ricette riportate presenta la varietà gialla fra gli ingredienti, prova a dare un profilo aromatico differente utilizzando varierà di liquori erbacei verdi.
Shake o Stir?
In questo caso per me è Shake. Il mio obiettivo è un drink glaciale come il suo nome. Con la tecnica Stir otterrai invece un drink meno freddo e ancora più potente.
Sherry dry
Come già accennato nella parte storica, David Embury consiglia di tagliare la il liquore di erbe con dello Sherry Dry. Non male.