Sorbole Sour

Questione di famiglia

Come ti ho già raccontato nella scheda riferita al Sorbole Spritz, Distillering, la prima micro-distilleria del comune di Bologna, è stata lanciata nel 2024 come progetto comune fra i fratelli Ceccarelli, Giovanni ed Alessandro, e me. Ma la “questione di famiglia” con cui ho inaugurato questa scheda non riguarda la consanguineità dei Ceccarelli Bros., quanto più quella di una specifica struttura di bevande miscelate: quella dei Sour.

Si tratta di una delle più antiche famiglie della storia della miscelazione: a volte definita come “costola del Punch” (secondo quanto riporta David Wondrich sul suo Imbibe! del 2007), la sua semplice caratterizzazione di parte acida, parte dolce e spirito ne fa una matrice con cui ogni bartender prima o poi deve fare i conti nel corso della sua carriera professionale. Personalmente, la considero come un ottimo punto di partenza per elaborare i propri Signature cocktail. Vedere, infatti, come un prodotto alcolico lavora su un bilanciamento dolce/acido può già dirci moltissimo del suo possibile impiego in miscelazione, e può farci apprezzare possibili sfumature che nel prodotto in purezza non avevamo colto.

Proprio da questo ragionamento è partito Giovanni per l’elaborazione del Sorbole Sour: le note agrumate del bitter aperitivo Sorbole si legano in maniera sinergica al succo di limone, mentre la sua parte amaricante giocata sul rabarbaro contrasta la dolcezza dello sciroppo di zucchero, per fondersi in una bevuta leggera, piacevolmente amara e adatta al rito sociale dell’aperitivo. Sorbole Sour è però perfetto anche per il dopocena: grazie infatti alle note agrumate del limone, del bergamotto e delle scorze di arancia, accompagnate da quelle speziate dello zenzero, del rabarbaro, dell’eucalipto e dell’astragalo, favorisce la digestione, mantenendo una gradazione da Low Alcol drink.