Lemon Drop Martini
Gli anni ’70, l’Henry’s Africa Bar, i fern bar e Oprah Winfrey sono tutti elementi chiave nella strada verso la popolarizzazione del drink, conclusasi con il suo inserimento nella lista IBA nel 2011.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Bagna il bordo di una coppetta con una fetta di limone e immergila nello zucchero creando una crusta. Shakera tuti gli ingredienti e filtra il drink nella coppetta ghiacciata.
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Indice
Piante di felce e lampade Tiffany
Fu Norman Jay Hobday a creare il Lemon Drop Martini negli anni ’70 del Novecento nel suo Henry’s Africa Bar di San Francisco.
Il locale, aperto nel 1969, divenne famoso per essere il primo e il più conosciuto “fern bar” d’America: un concept di spazio tendenzialmente frequentato da persone single, che vi si recavano in cerca di nuove conoscenze ed avventure occasionali, in perfetto parallelismo con la rivoluzione sessuale femminile ed omosessuale che proprio in quegli anni stava prendendo piede nella società statunitense.
Il termine “fern”, in inglese, si riferisce alle piante di felce, tipica decorazione di quei ritrovi insieme alle finte “Tiffany lamp” che ne adornavano le sale.
La struttura
Con tutta probabilità creato a partire da Vodka liscia, fra gli anni ’80 e ’90 il Lemon Drop Martini (dal nome di una famosa marca di caramelle inglesi al limone) vide la sostituzione dell’ingrediente originario con la versione aromatizzata all’agrume, lanciata proprio in quel periodo sul mercato internazionale.
Molto popolare nell’ultimo decennio del millennio appena trascorso, il drink ritroverà una seconda giovinezza nel 2006, quando all’interno del programma televisivo The Oprah Winfrey Show la famosa presentatrice ne preparò uno in diretta, donando le dosi ai telespettatori che così cominciarono a miscelarlo in casa e a richiederlo al bancone del bar.
La canonizzazione IBA del Lemon Drop Martini
Forte di questo rinnovato interesse, il Lemon Drop Martini verrà inserito nella lista IBA con la codifica del 2011, venendo riconfermato in quella successiva del 2020.
Poco impegnativo, poco complicato, poco mainstream, i suoi tre ingredienti regalano una bevuta senza pretese, da concedersi con fare naif nei bar di tutto il mondo.
Indice
Coppetta Martini!
Utilizzate una coppetta piccola da circa 110 ml, altrimenti la coppetta standard da 180 ml sarà troppo grande.
Vodka liscia e trucchetti
In assenza della Vodka al limone, puoi utilizzare una Vodka liscia e pestare col muddler un pezzetto di scorza di limone nello shaker prima di versare gli ingredienti e shakerare.
Il Triple Sec
Utilizzare un ottimo Triple Sec a 40% vol. farà la differenza. “No!” ai liquori aromatizzati all’arancia.