Hawksmoor Marmalade Cocktail
Un Breakfast Martini con l'aggiunta di Campari Bitter è il compromesso perfetto per un aperitivo sofisticato e non scontato.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di arancia sulla superficie del drink.
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Indice
Ispirazioni
Se Salvatore Calabrese, mentre creava il proprio Breakfast Martini, ha sempre asserito di non essere a conoscenza dell’esistenza, fra le pagine del The Savoy Cocktail Book del 1930, del Marmelade Cocktail di Harry Craddock, Huw Gott non ha mai celato il palese riferimento (e omaggio) al drink di Craddock. L’Hawksmoor Marmelade Cocktail prende il nome, oltre che dal classico della miscelazione, dal locale in cui è stato ideato. Hawksmoor Spitalfields è un ristorante-bar situato a Londra, al numero 157 di Commercial Street, non lontano da Whitechapel. La struttura, che prima ospitava uno strip club, è stata rilevata e restaurata nel 2006 da Gutt e soci, che hanno deciso di rinominarlo prendendo spunto dalla figura di Nicholas Hawksmoor, architetto inglese vissuto a cavallo fra XVII e XVIII secolo, uno dei maggiori interpreti del barocco anglosassone e che elaborò il progetto della Christ Church, situata ad un estremo di Commercial Street.
La struttura
Alla vista, il cocktail si presenta con un colore aranciato brillante, che evoca immediatamente l’aroma degli agrumi. L’odore è una fusione di note agrumate e speziate. Il ginepro del gin è ben presente, ma senza sopraffare gli altri ingredienti della ricetta, lasciando spazio all’arancia amara e alle erbe del Campari Bitter. L’aggiunta di Aromatic Bitters dona un tocco speziato e profondo, con sentori di cannella e chiodi di garofano. La marmellata (nella quantità di un cucchiaio o tbsp, diminutivo di tablespoon), con la sua consistenza, contribuisce non solo al sapore, ma anche alla texture del drink, rendendolo più vellutato e soffice in bocca.
Al palato, il primo impatto è quello della freschezza del limone, che apre la strada a un’esplosione di sapori. L’amarezza del Campari Bitter e della marmellata si bilancia con la secchezza del gin e l’acidità del succo di limone. La marmellata, in particolare, rilascia una nota di arancia candita e un tocco di zucchero che ammorbidisce gli angoli del cocktail. Il retrogusto è lungo e persistente, con una nota amara e speziata che rimane piacevolmente in bocca. Il finale risulta secco e pulito, invitando il cliente al sorso successivo.
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Un po’ di dolcezza
Se il drink risultasse essere eccessivamente secco per i tuoi gusti, puoi pensare di aggiungere 5-10 ml di sciroppo di zucchero.