White Lion
Dagli albori dell’editoria di settore, il White Lion torna a noi nella veste di un proto-Tiki, esattamente come "suo cugino" il Knickerbocker.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti con ghiaccio tritato e versa in un Double Rock glass freddo, ricolmando di ghiaccio tritato se necessario. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di lime sulla superficie del drink e decora con i frutti di bosco e un ciuffetto di menta.
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White Lion e Knickerbocker
Il White Lion è un drink che ci arriva direttamente dagli albori dell’editoria specialistica del bere miscelato: viene infatti riportato da Jerry Thomas nel suo The BarTenders’ Guide del 1862. Decisamente simile alla ricetta di un altro drink presente sul libro, il Knickerbocker, i due cocktail differiscono solo per la quantità di sciroppo di lampone impiegato nella loro realizzazione: 2 bar spoon per il Knickerbocker, mezzo per il White Lion, che viene integrato con l’utilizzo dello zucchero bianco (1,5 bar spoon).
La shell del lime
Precisazioni da topi di biblioteca a parte, i due drink ci incuriosiscono per un’altra caratteristica: le scorze del lime esauste, il cui succo viene spremuto all’interno dello shaker, vengono anch’esse riposte all’interno del nostro bar tool e shakerate insieme a tutti gli altri ingredienti che li compongono. Probabilmente si tratta di un tentativo ancestrale di aromatizzare maggiormente il risultato finale con gli oli essenziali della buccia dell’agrume, obiettivo che oggi possiamo tranquillamente raggiungere con la realizzazione di un buon oleo saccharum o uno sciroppo di lime. Nel 1913 Jack Straub sul suo Straub’s Manual of Mixed Drinks aggiunge alla ricetta di Jerry Thomas 3 dash di aromatic bitters, probabilmente per ringiovanire il drink e renderlo più affine ai palati dei suoi contemporanei, che si stavano spostando su preferenze meno zuccherine.
La struttura
Come già riportato nella scheda tecnica del Knickerbocker, sembra che questi due drink rappresentino i progenitori della miscelazione Tiki: con la loro ricetta a base di rum, succo di lime, sciroppo e liquore alla frutta ricordano la struttura del più popolare cocktail della scena finta-polinesiana, il Mai Tai. Decorato con frutta di stagione e ricolmo di ghiaccio tritato, il White Lion è un drink sgargiante ed appariscente, fresco, dissetante e fruttato: un valido compagno delle lunghe e calde serate estive.
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Il consiglio dell’esperto
Originariamente il drink era miscelato con il Santa Cruz rum, una tipologia oggi non più in commercio, e che secondo David Wondrich sarebbe stato una via di mezzo fra i rum giamaicani, scuri e corposi, e i moderni rum prodotti con distillatori a colonna, dal colore chiaro e dalla struttura più leggera, nati dalla necessità di contrastare il successo della vodka sul mercato internazionale. Se volessi provare, potresti tentare di costruire un tuo blend di rum delle due differenti tipologie sopra elencate per ricreare i sentori del distillato utilizzato dai bartender di fine ‘800.