Satan’s Whiskers

Storia e leggende

Il drink compare per la prima volta sul The Savoy Cocktail Book di Harry Craddock del 1930. Per nulla attendibile risulta invece la leggenda che vorrebbe il Satan’s Whiskers nato negli Stati Uniti in pieno Proibizionismo, all’Embassy Club di Hollywood, gestito dal ristoratore/playboy Adolph “Eddie” Brandstatter.

Sulla carta il drink appare come una variazione del più conosciuto Bronx, ma la peculiarità del Satan’s Whiskers è che già sul libro di Craddock è presentato in due varianti: la “Straight”, con il Grand Marnier (Cognac alle arance), e la “Curled”, con l’Orange curacao. A te la scelta.

La struttura del Satan’s Whiskers

Proprio come il Bronx, il Satan’s Whiskers è un drink intrigante, rotondo, completo, morbido e avvolgente. Si guadagnò la fama di essere uno dei drink più consumati in Europa durante gli anni ’20 del Novecento ed ha avuto un rinnovato apprezzamento a Londra a partire dal 2014 quando, con l’apertura del locale omonimo, il Satan’s Whiskers venne riproposto alla clientela della Capitale Inglese, riguadagnando rapidamente la popolarità perduta.

Il successo del cocktail è dovuto al bilanciamento tra la dolce acidità dell’arancia, la secchezza aromatica del Gin, il connubio di Vermouth secco e Vermouth dolce implementati dal liquore all’arancia (nella versione “Curled” che riporto coma standard) e da un dash di Orange bitters: tutti elementi capaci di donarvi qualche minuto di piena soddisfazione.