
Quinto
Si può mischiare un frutto esotico con un amaro della tradizione italiana? Ti mostro come fare impiegando Amaro Nonino Quintessentia.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in un Highball glass freddo pieno di ghiaccio. Infine, decora con uno spicchio di arancia e una spolverata di pepe nero.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
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Indice
Partnership consolidate
Un’altra ricetta che ho sviluppato in collaborazione con Amaro Nonino Quintessentia.
La storia dell’Amaro Nonino Quintessentia ha radici profonde e affonda in un’antica ricetta di famiglia. Già nel 1933, Antonio Nonino, della terza generazione di distillatori, iniziò a creare l’Amaro Carnia, un infuso di erbe delle montagne friulane con una base di grappa distillata da lui stesso. Questa ricetta fu poi arricchita da sua moglie, Silvia Nonino, che, rimasta vedova, divenne la prima donna a capo della distilleria e diede vita all’Amaro del Friuli.
La versione moderna, l’Amaro Nonino Quintessentia, è il risultato di un “ritorno alle origini” e di un’ulteriore evoluzione. Il punto distintivo che lo eleva rispetto a molti altri amari è la sua base alcolica: non un semplice alcol neutro, ma la ÙE® Acquavite d’Uva Nonino, un distillato di uva intera (buccia, polpa e succo) invecchiato per almeno 12 mesi in barrique di legni pregiati come il Limousin, il Nevers e piccole botti ex-Sherry. Questa scelta, frutto della rivoluzione che i Nonino hanno portato nel mondo della grappa e dei distillati, conferisce all’amaro una complessità e una morbidezza uniche. La ricetta viene riproposta e raffinata dalla famiglia Nonino a partire dal 1992, mantenendo l’artigianalità della distillazione in alambicchi di rame a vapore.
Al palato, Amaro Nonino Quintessentia si rivela vellutato e complesso. Il gusto è un bilanciato mix di dolcezza e amarezza, dove l’ arancia (sia dolce che amara) emerge prepotentemente. Si aggiungono poi note speziate (come pepe e liquirizia), erbe officinali (come la genziana) e, in un retrogusto lungo e persistente, lievi echi di cacao. La sua morbidezza, data dall’invecchiamento in legno della ÙE®, lo rende particolarmente piacevole e avvolgente, senza la pungente amarezza di alcuni amari più tradizionali.
La struttura
Questo cocktail si presenta con un equilibrio dinamico tra dolcezza, amarezza e freschezza, arricchito da una nota speziata sorprendente. La spremuta d’arancia e l’ananas dominano l’attacco, offrendo una dolcezza succosa e tropicale, bilanciata dall’acidità vivace dell’arancia. L’ananas aggiunge una sua nota distintiva, leggermente pungente e molto rinfrescante.
L’Amaro Nonino Quintessentia si inserisce con la sua profondità erbacea e agrumata. Le sue note di arancia amara, erbe balsamiche e spezie si fondono con la frutta, fornendo una base robusta e un contrappunto amaro che impedisce al drink di essere eccessivamente dolce. L’invecchiamento in barrique dell’acquavite d’uva che lo compone aggiunge una morbidezza e una complessità che elevano il tutto. Il pepe nero macinato al momento è l’elemento che sorprende e lega tutti i sapori. La sua piccantezza aromatica non solo esalta le note agrumate e fruttate, ma aggiunge anche un calore speziato che prolunga il retrogusto, lasciando una sensazione intrigante e persistente sul palato. Perfetto per un aperitivo dal fascino esotico o come morbido e leggero dopocena.
Indice
Tecniche a confronto
Nella preparazione della ricetta ho riportato la tecnica shake, ma ti consiglio di non effettuare la classica shakerata che potresti impiegare nella realizzazione di altri drink (come nel caso del Whiskey Sour). Per questo drink utilizzo quella che definisco “Easy Shake”, ovvero una shakerata più morbida che serve principalmente ad amalgamare gli ingredienti più che conferire un elevato grado di diluizione e raffreddamento.
Un’altra tecnica che potresti prendere in considerazione per la preparazione del cocktail è la Build, versando direttamente gli ingredienti all’interno del bicchiere freddo e colmo di ghiaccio e terminare con una delicata miscelata conferita con il barspoon.