Paradise
Nella semplicità della sua struttura a base di Gin, Apricot Brandy e spremuta d’arancia si fonda il successo di un drink presente sulla lista IBA fin dalla prima elaborazione del 1961.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una coppetta ghiacciata. Infine, sprizza il twist di limone.
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Indice
Le origini
Il Paradise è un drink standardizzato da Harry Craddock nel suo The Savoy Cocktail Book del 1930 (che lo riporta composto da ½ gin, ¼ ciascuno di Apricot Brandy, spremuta di arancia e alcune gocce di succo di limone), ma precedentemente inserito in altri ricettari con alcune sostanziali differenze dalla versione che oggi misceliamo.
La prima menzione è quella del 1913, sullo Straub’s Manual of Mixed Drinks di Jacques Straub, preparata miscelando solo Apricot brandy e Gin.
Nel 1917 Hugo Ensslin ne riporta una ricetta che aprirà la strada alla versione di Craddock: nel suo Recipes for Mixed Drinks combina in proporzioni uguali spremuta di Arancia, Apricot Brandy e Gin.
In Europa, la ricetta del libro di Ensslin, presente anche su Cocktail How To Mix Them del 1922 di Robert Vermeire resta quella maggiormente miscelata per alcuni anni, come dimostra anchela versione riportata da Harry MacElhone nel 1926 sul suo Harry’s ABC of Mixing Cocktails, fino al 1930, quando Craddock ne codifica la versione che dal 1961 apparirà nella lista IBA senza soluzione di continuità fino alla più recente codifica del 2020.
Creatore del Paradise
Se facciamo riferimento alla versione senza succo di limone e che comunque ha dato vito a Paradise, probabilmente la figura di Straub è quella più indicata a vedersi attribuita la paternità. Se invece facciamo riferimento (come me) alla ricetta col succo di limone, beh.. allora Craddock potrebbe tranquillamente fregiarsi del merito della creazione.
La versione cubana
Apprezzato fin da subito nella versione di Ennslin, il Paradise sembra godere di una crescente popolarità, tanto che lo ritroviamo riportato su un ricettario pubblicato a Cuba, ma con una decisa variazione determinata dagli ingredienti reperibili sull’Isola caraibica: nel 1924, sul Manual del Cantinero di Oscar Muniz e Leon Pujol, la ricetta prevede 1/3 di Gin, 1/3 di Apricot Brandy e 1/3 di succo di ananas.
La canonizzazione IBA del Paradise
Il Paradise fa parte della codifica IBA dal 1961 (senza succo di limone).
Snoop Dog
Nel 2019 il rapper Snoop Dog si è aggiudicato il Guinness Word Record per aver realizzato il drink più grande al mondo, preparando un Paradise di oltre 132 litri, salendo personalmente sul palco del BottleRock Napa Valley e mescolato il drink con una cannuccia gigante. Sul suo profilo Intagram pubblicò una foto commentando: “Gin and juice world record”, come il singolo “Gin & Juice” presente nel suo album Doggystyle.
La struttura
Fresco, aromatico, abboccato, fruttato, il Paradise nel corso della storia della miscelazione non è stato valorizzato quanto avrebbe meritato.
Forse per la sua presunta facilità di preparazione, per la scarsa “esoticità” dei suoi ingredienti o per un nome che per quanto evocativo non si accosta molto con le tendenze peccaminose di un incallito bevitore, il Paradise è rimasto sempre in disparte, a vedere drink probabilmente meno meritori assurgere agli onori della cronaca e dei gusti di barman e clienti.
Oggi, per quanto non è cocktail richiesto (ma da proporre) può tranquillamente essere una ottima proposta per il brunch o soddisfare la richiesta di un cliente non ancora convinto di cosa poter consumare all’aperitivo.
Indice
Succo di limone
Proprio come nella ricetta di Craddock, preferisco aggiungere pochi ml di succo di limone per bilanciare meglio l’acidità. La ricetta IBA, invece, non lo menziona.
Sciroppo di zucchero
Se preferisci puoi aggiungere anche 5 ml di sciroppo di zucchero per renderlo più dolce e corposo, cosa che vale per quasi tutti i Daisy.
Liquore di albicocca
Utilizza un liquore all’albicocca di qualità: l’aromaticità dell’albicocca è una componente essenziale per la buona riuscita del Paradise.
Orange Bitters
In alcune versioni, per un aromatico tocco di arancia in più, è possibile trovare anche 2 dash di Orange bitters.