
Nuclear Daiquiri
Dal Lab di Londra, la versione più contemporanea del cocktail per antonomasia della miscelazione cubana.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata.
Info
Tipologia
Creatore
Periodo storico
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Indice
Le origini
La storia del Nuclear Daiquiri ci porta nel 2005, nel cuore della fervente scena dei cocktail londinesi. In quegli anni, i bartender cercavano di superare i confini delle ricette tradizionali, spinti dalla Cocktail Renaissance iniziata da Sasha Petraske il 31 dicembre 1999, sperimentando miscele complesse e inaspettate. Il palco per la creazione del Nuclear Daiquiri fu il LAB (London Academy of Bartending), scuola di formazione (prima) e bar leggendario (dopo) che ha plasmato una generazione di professionisti e che è stato un vero e proprio laboratorio di idee innovative sotto la guida di Douglas Ankrah (il creatore del Porn Star Martini).
Il creatore fu il talentuoso bartender Gregor de Gruyther. Il suo intento non era solo quello di creare un nuovo cocktail, ma di reinventare radicalmente un classico intoccabile: il Daiquiri, tipicamente composto da rum, lime e zucchero. Gregor decise di sostituire gli ingredienti base con componenti dall’intensità travolgente, dando vita a un drink che fosse una sfida per il palato e, al contempo, una originale sinfonia di contrasti.
Il nome stesso, “Nuclear Daiquiri”, è un colpo di genio. Deriva da due fattori principali. Innanzitutto, dalla potenza alcolica del drink, che utilizza un rum overproof a 63% vol, una vera e propria “bomba” in termini di gradazione. In secondo luogo, dal suo colore verde brillante e quasi fosforescente, dovuto alla presenza del liquore verde alle erbe, che evoca l’immagine di un liquido radioattivo. L’associazione con il concetto di “nucleare” catturò immediatamente l’immaginario dei consumatori, rendendo il cocktail un’attrazione irresistibile.
Da allora, il Nuclear Daiquiri è diventato un classico contemporaneo, un “bartender’s handshake”, ovvero una sorta di cocktail underground e amato dai professionisti del settore.
La struttura
Il sapore del Nuclear Daiquiri è esattamente come il suo nome suggerisce: un’esplosione di aromi che colpisce il palato con un’intensità inusuale. A differenza di un Daiquiri classico, che è pulito, fresco, elegante e semplice, il Nuclear Daiquiri è denso, ricco, stravagante e stratificato.
La base alcolica è il rum giamaicano Wray & Nephew White Overproof. Questo ingrediente non porta solo una gradazione elevatissima, ma anche il tipico e potente “funk” giamaicano (o hogo), ovvero note aromatiche di frutta tropicale matura, come banana e ananas, che creano una fondazione robusta e terrosa. A questa base si aggiunge l’elemento più complesso del drink: il liquore alle erbe verde, che introduce una sinfonia di sapori erbacei, botanici e speziati. A seconda dell’etichetta impiegata si possono percepire note di menta, anice, liquirizia, salvia e una vasta gamma di erbe alpine, che donano al cocktail un tocco medicinale e una complessità aromatica unica.
Il terzo componente è il Falernum, un liquore speziato a base rum, zenzero, chiodi di garofano, scorze di lime e mandorle. Il Falernum ha il compito di legare la potenza del rum con le note erbacee del liquore, aggiungendo una dolcezza speziata che unifica tutti gli ingredienti. Infine, il succo di lime, unico punto di contatto con il Daiquiri tradizionale. La sua acidità è fondamentale, agendo come una lama affilata che passa attraverso la densità del rum, la dolcezza del Falernum e la complessità del liquore, donando al drink il bilanciamento necessario e una freschezza vibrante.