
Maragato Special
Prima che Constante portasse il Daiquiri alla fama internazionale ed eterna, il drink acquisì popolarità entro i confini cubani per merito di Emilio “Maragato” Gonzales. Il Maragato Special è un esempio del livello professionale raggiunto da Emilio.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una coppetta ghiacciata.
Info
Famiglia
Tipologia
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Indice
Tre spagnoli a Cuba
E’ strano pensare come la grande fama della miscelazione cubana ed il successo di alcuni dei suoi cocktail siano merito di tre bartender arrivati dalla Spagna: in particolare di Don Narciso Sala Parera, che nel 1898 rileverà La Pina de Plata, una bottega famosa per i suoi estratti di frutta tropicale, per trasformarla ne La Florida, ristorante e bar, presso cui formerà una intera generazione di addetti alla ristorazione; di Constante Ribalaigua Vert, sotto la cui gestione, a partire dal 1918, La Florida sarà conosciuta come El Floridita e da cui il Daiquiri inizierà il suo giro del mondo; e di Emilio “Maragato” Gonzales, colui che prima di tutti ha reso famoso il Daiquiri all’interno dei confini nazionali cubani.
Dalla miniera al bancone del bar
Sembra infatti che prima di arrivare a L’Avana nel 1910, Maragato lavorasse al Café Telegrafo della cittadina di Santiago, non molto distante dalle miniere di Daiquiri dove la storia colloca la nascita del drink per mano di Cox e Pagliuchi. La leggenda vuole che i due gli mostrarono come preparare il cocktail da loro ideato ed Emilio aggiunse alla miscela quel pizzico di professionalità che solo lui poteva donare ai tre ingredienti, sostituendo il succo di limone con quello del lime. Nel giungere da Santiago a L’Avana, il suo Daiquiri lo rese molto conosciuto e gli schiuse le porte di due eleganti strutture dove esercitare la propria arte: l’Hotel Florida e l’Hotel Plaza. Alla sua morte, avvenuta nel 1940, dopo circa 50 anni di lavoro dietro il bancone del bar, il suo necrologio, pubblicato sul quotidiano El Pais e che attribuiva a lui l’ideazione del Daiquiri, darà l’occasione a Pagliuchi di raccontare la vera storia dietro all’ideazione del drink.
Le testimonianze sui libri
La prima menzione a stampa del Maragato Special è quella presente sul libro del 1929 di Juan A. Lasa, Libro de Cocktail, che lo riporta composto da rum cubano, vermouth dolce, vermouth dry, Maraschino, zucchero, succo di limòn e pompelmo. L’anno successivo il drink compare sull’opera Club de Cantineros de la Republica de Cuba, che modifica la ricetta eliminando lo zucchero e sostituendo il pompelmo con la spremuta di arancia, nella medesima struttura che comparirà anche fra le pagine del El Arte del Cantinero del 1948, l’opera edita dal Club de Cantineros che proprio Maragato insieme ad altri barman, fra cui Constante Ribalaigua, aveva contribuito a fondare nel 1924.
La struttura
Su quest’ultimo ricettario appena citato, il Maragato Special compare come una miscela di rum, succo di arancia e limone, vermouth dry e dolce e qualche goccia di Maraschino, e rende bene l’idea della preparazione tecnica e della conoscenza dei prodotti a cui il barman era giunto nel corso della sua lunga carriera professionale. Un drink che è tutto basato sull’equilibrio di sapori e note aromatiche, che smorza l’acidità del limone con la dolce corposità dell’arancia, che prende i sentori asciutti e floreali del vermouth secco e li affianca a quelli speziati e caldi della sua variante dolce, per giocarsi, infine, le note fruttate del Maraschino a sostegno dei profumi vanigliati del rum.