Mamie Taylor
Prima del Moscow Mule, c’era il Mamie Taylor. Un drink così tanto consumato ad inizio Novecento che i bartender ne scoraggiarono le ordinazioni gonfiandone il prezzo: direi che l’Anti-Trust doveva ancora essere inventato.
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Ricetta
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Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti nel bicchiere freddo pieno di ghiaccio e miscela delicatamente. Infine, aggiungi lo spicchio di lime.
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Un drink da disincentivare
Il Cooler di Chicago (secondo quanto scritto su Imbibe! da David Wondrich) e l’antenato del Moscow Mule. Basterebbero queste due descrizioni per suscitare la giusta dose di curiosità su questo drink ingiustamente dimenticato e troppo poco miscelato dai bartender di oggi.
Inventato nel 1898 e servito la prima volta per rinfrescare da una lunga giornata afosa sulle acque del lago Ontario, così dice la leggenda, l’attrice e cantante di Broadway Mayme Tailor, da cui il drink mutuerà il nome, seppure con qualche errore di trascrizione.
Il Mamie Taylor ebbe subito un enorme successo, come dimostrano le menzioni sulla stampa americana e sui libri dell’epoca: per una decina di anni fu il drink più richiesto da un certo tipo di clientela, specialmente quella più facoltosa, e divenne l’incubo di molti bartender di inizio XX secolo, tanto che per disincentivarne la richiesta cominciarono a gonfiarne in maniera ingiustificata il prezzo. Un successo tanto travolgente quanto di breve durata, dato che al termine degli anni ’10 del Novecento il drink scompare quasi del tutto dall’editoria del settore.
I precursori
Come spesso accade nella storia della miscelazione, è sempre difficile arrivare a dichiarare l’invenzione in toto di un nuovo cocktail. Spesso è più corretto parlare di “evoluzione”, poiché l’ossatura della ricetta esisteva già precedentemente ai rinnovati scoppi di popolarità che hanno subito alcune bevande miscelate. E il Mamie Taylor è forse uno degli esempi più iconici di questa tendenza.
A dimostrazione di ciò vengono in nostro soccorso le parole di uno dei più grandi professionisti della miscelazione statunitense del periodo a cavallo del Novecento. In una intervista datata 20 giungo 1900 e pubblicata sul The Sun, William “The Only William” Schmidt dichiarò: “The Mamie Taylor is not new. I used to mix them years ago, but they went out of fashion, and have only recently been taken up again”. A cosa si stava riferendo Schmidt? Con ogni probabilità al fatto che il Mamie Taylor non fosse nient’altro che una variante dell’Horse’s Neck con lo Scotch o uno Scotch Highball con l’aggiunta di una componente citrica (scorza o succo che fosse).
Le prime ricette
La prima menzione a stampa del Mamie Taylor è quella di J. A. Grohusko del 1908 sul Jack’s Manual, composta da Apple Jack, ginger ale e la scorza di un intero limone a fuoriuscire dal bicchiere, come se si trattasse di una versione dell’Horse’s Neck a base di distillato statunitense di mele, a confermare l’ipotesi di Schmidt. Nel 1913 Straub ne riporta 3 differenti versioni: Mamie Taylor, a base Scotch whisky, succo di mezzo lime e ginger ale; Mamie Taylor Southern Style, del tutto identica a quella di Grohusko; Mamie Taylor Sister’s, come la prima ricetta ma con il gin a sostituire il distillato scozzese.
Ginger ale e ginger beer
Storicamente le ricette pervenuteci prevedono l’utilizzo della ginger ale, ma oggi si preferisce la sostituzione con la ginger beer per rendere il drink meno stucchevole e più rinfrescante. Ti ricordo che, comunque, nell’Ottocento le due sode erano considerate praticamente intercambiali, quando non il medesimo prodotto: fu il Proibizionismo a decretare la momentanea scomparsa dal sistema produttivo della ginger beer in virtù del suo tenore alcolico, circa del 2-3%, dovuto al processo di fermentazione con la quale veniva realizzata.
La struttura
Il connubio fra l’acidità del succo di lime fresco, la nota speziata della ginger beer e l’affumicatura leggera del Blended Scotch Whisky risultano veramente efficaci al palato e capaci di creare un cocktail che ci invoglia al sorso successivo. Con gli anni ’40 e l’arrivo sul mercato statunitense della Vodka, il drink farà da matrice per la creazione e l’ascesa dell’oggi perennemente presente nei nostri bar Moscow Mule.
Indice
Quale Whisky?
Generalmente un blended scotch Whisky è la scelta più azzeccata nel Mamie Taylor. Se vuoi provare a spingervi oltre, puoi pensare di tagliare il blended con pochi ml di Islay Scotch Whisky, dai sentori molto più tornati e iodati, per dare al drink una nota affumicata più accentuata.