Japanese Iced Tea
La versione più fluo di tutta la famiglia degli Iced Tea. Un drink curioso a partire dal nome.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Highball glass freddo colmo di ghiaccio e miscela delicatamente. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di limone sulla superficie del drink e decora con uno spicchio di lime.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
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Indice
La premessa
Partiamo andando diritti al punto più importante di tutta la trattazione riguardante questa bevanda miscelata: il nome. Non è “GIAPANAIS” Iced Tea, ma un più modesto “GIAPANIS” Iced Tea. Non c’è nessuna “i” fra la “n” e la “s” ad indicare il fonema “ai”, ma c’è la lettera “e”, che va pronunciata come la nostra italica “i”. Atteggiamento da puntiglioso, penserai. E ti do ragione. E sono così tanto puntiglioso che vi dico che il vero nome del drink è Tokyo (leggi “TOCHIO”, così evitiamo ulteriori storpiature) Iced Tea, o forse Three Mile Island Nuclear Iced Tea. Ma andiamo per gradi.
Un po’ di storia
È innegabile che il Japanese Iced Tea (come viene chiamato in Europa, ma soprattutto in Italia) ha cavalcato e continua a cavalcare l’onda lunga del successo del Long Island Iced Tea. Quest’ultimo sembra essere stato creato nel 1972 nei pressi di Long Island come bevanda ideata dagli studenti degli atenei statunitensi che, complice il colore della miscela simile a quello del te freddo, potevano vagare per i campus senza incappare in sanzioni penali, visto il divieto negli U.S.A. di consumare alcol prima dei 21 anni. Secondo le ultime ricerche pare che il Long Island Iced Tea abbia raggiunto la clientela dei locali serali e notturni intorno al 1985, anno in cui anche il The New York Times lo cita in un articolo su costume e società.
Il Midori
Nel 1978 il colosso nipponico Suntory Holdings Limited, fondato nel 1899, decise il restyling di un prodotto del proprio catalogo: si trattava dell’Hermes Melon Liqueur, un liquore dal colore verde fluorescente aromatizzato ad una varietà di melone endemica del Giappone, prodotto a partire dal 1964. Per il lancio promozionale sul mercato statunitense, la Suntory affittò il famoso locale newyorchese Studio 54 per organizzarvi una festa con il cast del film La Febbre del Sabato Sera e presentò il proprio prodotto con il nome di Midori, termine che in giapponese significa “verde”. Nel 1981 il liquore veniva già utilizzato per realizzare Midori Sour e il suo appeal era in perpetua crescita, grazie ad una costante campagna pubblicitaria che porterà il prodotto a venire direttamente sponsorizzato con un’insegna al neon in piena Time Square.
L’incidente nucleare
Pochi mesi dopo il lancio sul mercato americano del Midori, si verificò l’evento conosciuto come l’incidente di Three Mile Island, ovvero la parziale fusione del nocciolo del reattore della centrale nucleare presente sull’isola omonima, in Pennsylvania, il più grave incidente riguardante l’energia atomica mai avvenuto negli Stati Uniti, che portò al rilascio di gas radioattivi. Sembra che si debba al senso dell’umorismo, o del tragico, di qualche spregiudicato bartender l’accostamento fra la verdognola nube tossica, nell’immaginario comune di una bella tonalità fosforescente, fuoriuscita dall’impianto nucleare statunitense e il colore fluorescente di questo Iced Tea realizzato col Midori in sostituzione del Triple Sec, tanto che nel 1985 le testimonianze raccontano di un Three Mile Island Iced Tea miscelato in un bar di Richland, nello stato di Washington.
La struttura
Lo so, non siamo davanti ad un capolavoro della miscelazione, ma ad oggi il Japanese Iced Tea è un drink ancora richiesto in tantissime realtà lavorative. Il mio consiglio è, come sempre, quello di miscelarlo al meglio delle nostre capacità, per fare in modo che la dolcezza del liquore al melone non renda il cocktail troppo stucchevole, e ragionando attentamente sulla quantità di sciroppo di zucchero e soda al limone da utilizzare, così da conferire al prodotto finito un equilibrio che si gioca sullo scarto di pochi millimetri (o millilitri) fra il successo e il disastro.
Indice
Build o shake?
Si può anche prepararlo utilizzando la tecnica Shake. In questo caso, versa tutti gli ingredienti ad eccezione della soda al limone all’interno dello shaker, shakera e filtra nel bicchiere freddo ricolmo di ghiaccio. Colma con la soda al limone e miscela delicatamente. Infine, decora e servi. Utilizzando la tecnica Shake, il drink raggiungerà temperature più fredde e risulterà più leggero per merito di una maggiore diluizione.
Tequila si o Tequila no?
Esattamente come per la realizzazione del Long Island Iced Tea, è possibile trovare delle varianti del Japanese Iced Tea che non prevedono l’utilizzo del tequila fra gli ingredienti della ricetta. Non si tratta di un errore, ma di un differente modo di interpretare il drink.