
Frisco Sour
Frisco è il soprannome (più correttamente, è l’ipocoristico) della città statunitense di San Francisco. La versione sour del Frisco Cocktail è opera di Stanley Jones, un bartender degli anni ‘70/80 che ha gettato le basi della Cocktail Renaissance di inizio Nuovo Millennio.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Boston. Dopo aver effettuato una Dry Shake o montato gli ingredienti con un aerolatte, shakera con ghiaccio e filtra in una coppetta ghiacciata.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
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Indice
Stanley Jones
Il Frisco Cockail è un drink nato intorno agli anni ’30 del Novecento. La prima menzione a stampa risulterebbe essere quella su World Drinks and How to Mix Them del 1934 di Bill “Cocktail” Boothby. La ricetta risulta composta di Whisky (sic) e Bénédictine, il tutto profumato con una scorza di limone. Nel 1946 la versione proposta da Lucian Beebe nel suo The Stock Club Bar Book specifica l’utilizzo del Bourbon. Per la ricetta del Frisco Sour dobbiamo invece aspettare fino al 1977, quando Stanley Jones, un anticipatore ante – litteram della Cocktail Renaissance di inizio millennio, in un dei periodi peggiori per la storia della miscelazione (dove succhi di frutta industriali molto zuccherini, pre – mix liofilizzati e alcolici di scarsa qualità la facevano da padrone), pubblica il suo Jones’ Complete BarGuide.
La struttura
La ricetta di Jones suggerisce l’utilizzo del succo di limone e di lime insieme, per aggiungere una spinta aromatica alla parte acida del drink, riporta l’utilizzo di un generico “whiskey” (che quindi da a noi barman la possibilità di potere scegliere fra la semplice dolcezza del Bourbon o la più complessa spigolosità del Rye) e lascia che la parte dolce del Frisco Sour sia a carico dello zucchero e delle note speziate e calde del D.O.M. Bénédictine. L’aggiunta dell’albume d’uovo sembra invece da ricercarsi intorno agli anni ’90, quando la riscoperta del drink conquisterà la clientela del mercato londinese.
Indice
A proposito del whiskey
- Come già riportato nella scheda introduttiva, la ricetta del Frisco Sour di Jones non specifica quale categoria di whiskey utilizzare. La scelta può ricadere sul Bourbon o sul Rye, a tuo piacimento. Ricorda però che entrambi hanno strutture aromatiche peculiari e che sarà compito tuo ribilanciare la ricetta in funzione della tua preferenza.
Zucchero o non zucchero?
- Tendenzialmente la versione a base Bourbon non riporta l’utilizzo di zucchero o sciroppo di zucchero. Questo perché le note del distillato hanno già una forte componente dolce all’interno del proprio bouquet gustativo. Discorso diverso per il Rye whiskey: la sua spigolosità richiama con maggiore facilità l’utilizzo di un edulcorante che sostenga in maniera più persistente l’aromaticità del whiskey di segale. E se provassi una miscela dei due?
E l’albume?
- L’aggiunta dell’albume pastorizzato è facoltativa: io preferisco aggiungerlo per rendere più morbida la bevuta del cliente.
Un tocco aromatico
- In alcune ricette si ritrova anche l’utilizzo combinato di alcuni dash di Angostura e Orange bitters. È un errore? No, solo una maniera differente di intendere il drink.