De La Louisiane
New Orleans è da sempre una fucina di drink iconici e senza tempo: il De La Louisiane ne fonde due insieme, per un risultato molto apprezzabile.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Mixing Glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, decora con una ciliegia al Maraschino.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
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Indice
A parlare di indaco e duelli
Il De La Louisiane è un drink della grande famiglia dei New Orleans cocktail. Compare sul Famous New Orleans Drink and How to Mix Them di Stanley Clisby Arthur del 1937, in cui si specifica che viene servito nell’omonimo ristorante della città, il Louisiane per l’appunto, rinomato punto di ritrovo per tutti gli amanti della cucina creola. Fondato nel 1881 da Louis Bezaudan e sua moglie Ann, l’attività era il punto di ritrovo preferito dai gentlemen della Big Easy (uno dei soprannomi di New Orleans), che si incontravano per discutere sui prezzi dell’indaco, sui recenti duelli avvenuti in città e sulle notizie in arrivo dal Vecchio Continente. Il ristorante subirà diversi cambi di proprietà fino alla sua definitiva chiusura nel 1996, per poi riaprire nel 2004 dopo un restauro di quasi 6 anni sotto la direzione della famiglia Smith, che ne modificherà il nome in La Louisiane Bistro and Bar.
La struttura
Il drink, conosciuto anche come Cocktail À la Louisiane, sembra il punto di incontro fra altri due grandi classici della città di New Orleans: il Vieux Carré e il Sazerac. La versione che oggi misceliamo ricorda un moderno Manhattan (quindi con la quantità di whiskey doppia rispetto a quella del vermouth), aromatizzato con assenzio e Peychaud’s Bitters e ingentilito dalle note del D.O.M. Bénédictine (un liquore francese prodotto a partire dal 1864 da Alexandre Le Grand sulla base di una ricetta del 1510 di un monaco veneziano, Bernardo Vincelli, al cui interno troviamo tantissime spezie, fra cui spiccano la vaniglia del Madagascar e lo zafferano). La ricetta originale prevedeva la medesima quantità di rye whiskey, vermouth italiano e Benedectine: oggi questa miscela risulterebbe troppo dolce per i nostri palati meno avvezzi alla stucchevolezza di un eccesso zuccherino; ecco perché la versione che ti riporto rivede le dosi dei suoi ingredienti. Sta di fatto che il drink è portatore di una rotondità di sapori e sentori veramente di altissima caratura, con le note dell’assenzio ad ingentilire i cereali del whiskey, la freschezza e l’aromaticità dei semi di finocchio del Peychaud’s ad integrarsi con la dolcezza del miele e della vaniglia del D.O.M. Bénédictine e il vermouth dolce a dare un sottofondo persistente ad ogni singolo sorso.
Indice
Cambio di rapporti
Puoi provare ad invertire le quantità di Rye whiskey e Vermouth, per creare un drink meno potente sotto l’aspetto alcolico ma ancora più ricco sotto l’aspetto aromatico.
Un po’ di freschezza
Se volessi aggiungere un tocco di freschezza al drink, un twist di limone potrebbe fare al caso tuo.