
Barracuda
Un drink dall’anima Tiki ideato da un bartender di Genova. Tra una traversata e l’altra dell’Oceano Atlantico, il Barracuda ha allietato la navigazione a vip ed imprenditori.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti tranne il vino, filtra in un bicchiere Highball freddo, pieno di ghiaccio e completa con prosecco ghiacciato. Infine, decora.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
Iscriviti!
Indice
La leggenda del Barista sull’Oceano
La paternità del drink spetta ad un barman italiano, il genovese Benito Cuppari. Cuppari fu per sette anni, a partire dal 1965 (partecipando negli anni precedenti alla progettazione dei bar con gli architetti e gli arredatori), capo barman sulla nave Michelangelo che, con la gemella Raffaello, fu l’ultimo transatlantico costruito per la Società Italia, la compagnia di navigazione di bandiera italiana leader nel trasporto di passeggeri. La Michelangelo rimase in servizio solo dieci anni, fino al 1975, quando, per via degli altissimi costi da sostenere sulla tratta transatlantica, e il crescente successo del trasporto aereo in una sempre più ampia fascia della popolazione mondiale, il fascino delle crociere dovette piegarsi alle regole del mercato.
La Michelangelo
Nelle stesse parole di Benito, la Michelangelo “era una bella nave, più bella della Queen Mary. Un vero albergo a cinque stelle, le lenzuola di lino cambiate tutti i giorni, la cameriera che senza bisogno di venire richiamata andava a prendere lo smoking e lo faceva trovare pronto in cabina, perfettamente stirato, insieme con la frutta sulle fruttiere d’ argento. E ci lavoravano grandi professionisti, a tutti i livelli: la ristorazione, ad esempio. Buonissimo il cibo, ricercatissima la presentazione: in prima classe ogni piatto arrivava con le campane di servizio individuali, d’ argento”.
Il bar principale fra i sette presenti sulla nave, il Bar Nero (in funzione dalle 10 alle 14 e dalle 16.30 fino alle tre di notte) aveva un bancone di 28 metri di lunghezza con un disegno michelangiolesco al centro e sette barman sempre in servizio ad accogliere e rendere piacevole il tragitto dei facoltosi clienti, fra cui stelle di Hollywood e magnati dell’industria mondiale.
Cuppari e la versione di Jones
Cuppari ideò e perfezionò il drink verso la fine degli anni ’60, e proprio grazie al Barracuda vinse una competizione Aibes che si tenne a Saint Vincent, in Valle d’Aosta.
Per quanto Cuppari ne è sicuramente il creatore, troviamo una versione adattata e interessante, servita in coppetta e con meno succo di ananas, nel libro del 1977 Jones’ Complete Barguide di Stanley Jones.
La canonizzazione IBA del Barracuda
Il cocktail è entrato nella codifica IBA a partire dal 2011, venendo riconfermato nell’edizione del 2020, per risultarne successivamente escluso in quella del 2024.
Oggi, non è un cocktail famoso o richiesto.
Indice
Un ananas come bicchiere
Cuppari serviva il drink direttamente in un ananas svuotato. Se vuoi provarci, ti consiglio di mettere l’ananas svuotato in frigo in modo che non diventi molle.
La versione di Stanley Jones
Se vuoi provarla, diminuisci la quantità di estratto di ananas portandola a 30 ml e filtra in coppetta da 180 ml. Infine, aggiungi il Prosecco.