Bamboo
San Francisco, New York e Yokohama. Il Bamboo è un drink che ha viaggiato parecchio insieme al suo creatore, Louis Eppinger. Sherry, Vermouth Dry e bitters per una bevuta sofisticata ed elegante.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un mixin glass ben freddo, stirrA con ghiaccio a cubetti e filtra in una coppetta ghiacciata.
Info
Famiglia
Tipologia
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Indice
Louis Eppinger a Yokohama
È David Wondrich che sul suo libro Imbibe! traccia una cronistoria del Bamboo e del suo inventore, il barman Louis Eppinger. Di origine tedesca, contemporaneo di Jerry Thomas, aveva gestito bar e saloon a San Francisco e New Orleans e alcuni hotel a Portland prima di essere chiamato a prendere le redini del Grand Hotel di Yokohama, dall’altra parte dell’oceano Pacifico, nei primi anni ’90 dell’Ottocento, facendone un punto di ritrovo per tutti i “round-the-world travelers”.
Per quasi due decenni alla guida della struttura, Louis intrattenne ospiti e celebrità (fra cui Rudyard Kipling, autore del Il libro della Giungla), pianificò i menù del ristorante e del bar dell’albergo e organizzò spettacoli di intrattenimento fino al 1907 quando, ormai di carnagione grigia, quasi cieco e costretto a farsi trasportare su e giù per le rampe delle scale da due inservienti, si ritirò dal proprio incarico ed entro la fine dell’anno morì e venne sepolto nella sezione ebraica del cimitero per stranieri di Yokohama.
Le creazioni di Eppinger
Tra le proposte che venivano miscelate dalle mani dei suoi barman per deliziare il soggiorno degli avventori, vengono spesso ricordati il Japanese Martini Cocktail ed il Bamboo, anche se quest’ultimo si ritiene sia stato inventato da Eppinger ben prima del suo arrivo nel Pase Del Sol Levante, più precisamente attorno ai primi anni ’80 dell’Ottocento, quando lavorava a San Francisco in un saloon sito in Halleck Street: nel giro di breve tempo, il drink ebbe così tanto successo che i giornali locali lo citarono sulle proprie colonne già a partire dal 1886. Nel medesimo periodo furono creati anche l’Adonis, il Rosa, il New York Athletic Club, l’Aromour e l’Arkwood, tutti caratterizzati dalla combinazione vermouth-sherry, un’unione volta a richiamare la struttura aromatica del famoso Manhattan, ma con lo scopo di ridurre la gradazione alcolica del drink forse più iconico degli Stati Uniti.
Il Bamboo nei primi ricettari
Nel 1893 il Bamboo era già arrivato a New York e veniva servito nei locali cittadini col nome di Boston Bamboo, mentre la prima menzione a stampa è quella presente sul libro Stuart’s Fancy Drinks and How to Mix Them di Thomas Stuart del 1904, riportata con l’utilizzo del vermouth dolce, cosa che lo rende praticamente identico all’Adonis. Sarà l’opera del 1908 di William Boothby, The World’s Drinks and How to Mix Them, a connotare in maniera univoca e definitiva il Bamboo come l’unione di dry vermouth e sherry, impreziosito dall’aromaticità dell’Angostura bitters e dell’orange bitters.
Varietà di ricette
Strutturalmente vi è una grande variabilità nelle ricette del Bamboo: inizialmente infatti veniva preparato con un rapporto sherry:vermouth di 3:1, per poi col tempo stabilizzarsi sull’utilizzo dei due prodotti nella medesima quantità, con l’intenzione di andare incontro alle mutate preferenze di gusto sempre meno incline alla dolcezza marcata della clientela. Sicuramente siamo davanti ad un cocktail adatto ai palati secchi.
La canonizzazione IBA del Bamboo
Sia l’Adonis che il Bamboo entrarono nella prima codifica IBA del 1961 relativa ai drink immancabili nel repertorio di un bartender professionale, venendone entrambi successivamente esclusi a partire dalla seconda codifica del 1986.
Indice
Utilizzo di Bitters aromatici
Sul libro di Boothby, la ricetta è riportata con l’utilizzo di Angostura e Orange bitters, quindi se vuoi proporla con un profilo aromatico più elaborato, puoi realizzarla in questa sua versione classica.
Diverse sperimentazioni
Boothby rimane un po’ sul vago nell’elencare gli ingredienti del Bamboo, specificando solo l’utilizzo di Dry Vermouth e Sherry. Questo rende il drink indicato per la sperimentazione di differenti accoppiamenti fra sherry e vermouth secchi, a seconda del risultato che vuoi ottenere.
Un’idea potrebbe essere quella di creare un proprio blend di sherry, vini aromatizzati, vini fortificati e vermouth.
Sciroppo di zucchero
Per smorzare l’impatto troppo secco del drink sul palato dei tuoi clienti, potresti pensare di utilizzare dello sciroppo di zucchero e ribilanciare le proporzioni fra gli ingredienti.