Amore Amaro

Volare a Bologna

Ho avuto molte occasioni per intrattenermi con Beppe (all’anagrafe Giuseppe Doria) al bancone del suo Volare, cocktail bar dall’atmosfera richiamante l’Italia degli anni ’60 specializzato in Dry Martini Cocktail e Daiquiri. Per ritrosia personale e discrezione innata, raramente mi spingo a chiedere al suo creatore più informazioni riguardo la ricetta o la storia dietro ad un drink che apprezzo. Con Beppe, in virtù delle sue qualità di perfetto “padrone di casa” e della sua innata ospitalità, questa situazione di impasse non ha mai avuto possibilità di palesarsi.

Così quando gli ho espresso il mio piacere nell’inserire il suo Amore Amaro dentro al mio nuovo progetto digitale, il suo sorriso sincero mi ha confermato che il mio sentimento era condiviso.

Una relazione liquida

Quando gli ho domandato se avesse qualche informazione aggiuntiva con cui integrare la parte dedicata allo storytelling dell’Amore Amaro, ho avuto uno dei più belli e magmatici seminari sulla creazione di un drink di cui abbia memoria. L’idea di partenza che ha portato il cocktail alla sua forma finale era molto semplice e stimolante: mettere una relazione sentimentale in un bicchiere.

I cinque ingredienti dell’amore

Secondo Beppe sono 5 gli elementi principali di ogni storia d’amore che si rispetti.

Innanzitutto, Romanticismo e Dolcezza: queste sono condizioni sine qua non, senza le quali risulta difficile parlare di sentimenti. A rappresentarli all’interno del bicchiere ci pensa un unico ingrediente, il Rosolio Scikenzia, realizzato con rosa e vaniglia e prodotto dallo stesso Beppe. Si sa, l’amore porta due persone ad una comunicazione continua e costante, e nel flusso perenne di parole fra gli amati può scapparci un piccolo fraintendimento capace di condurre ad una discussione, anche per cose di poco conto: una situazione “acidella”, come la definisce Beppe, che ha pensato al succo di limone fresco per ricreare questo stato emotivo nella bevuta.

Un grande scrittore contemporaneo, David Foster Wallace, una volta scrisse “ogni storia d’amore è una storia di fantasmi”: il senso delle sue parole risiedeva nel rendersi conto che spesso ci innamoriamo dell’idea che abbiamo di una persona, più che della persona stessa, creando una sensazione di amarezza quando realtà ed immaginazione non coincidono negli atteggiamenti del nostro partner. “Bitter Fusetti fa al caso mio” deve aver pensato Beppe, che nel dolce-amaro gusto dell’aperitivo ideato da Flavio Angiolillo ha ritrovato questa languida emozione fra la malinconia e la nostalgia.

L’ultimo elemento, quello del pepe Timut, invece è un deciso rientro fra gli aspetti meno razionali e più coinvolgenti delle relazioni sentimentali: un tocco di piccantezza per mantenere sempre viva la passione, colonna portante dell’amore.