Millionaire Cocktail
Nella corposa schiera dei drink riportanti lo stesso nome, la versione di Hugo Ensslin a base di rum giamaicano, lime, sloe gin e liquore all’albicocca è quella che mi ha incuriosito maggiormente. Vediamo come renderla attuale.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di lime sulla superficie del drink.
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Indice
Un solo nome per molti drink
Sotto il nome di Millionaire Cocktail è possibile radunare una galassia di drink, tutti molto differenti tra di loro nelle ricette, nelle città di creazione e nelle figure dei bartender che li hanno miscelati. La prima menzione a stampa che sono riuscito a trovare risulterebbe essere quella sullo Straub’s Manual of Mixed Drinks di Jacques Straub, edito nel 1913. La ricetta di Straub prevede Rye whiskey, granatina, Orange bitters, Curacao e un albume d’uovo. Totalmente differenti appaiono sul libro Hugo Ensslin del 1917, Recipes for Mixed Drinks, le due versioni riportate: la prima composta di rum giamaicano, apricot brandy e sloe gin in parti uguali, succo di un lime e un dash di granatina; la seconda, miscelata a partire da London Dry gin, assenzio, albume d’uovo e un dash di anisette.
Nel 1927, su Barflies and Cocktail di Harry MacElhone, il Millionaire Cocktail è ripreso nella formula di Straub, senza l’utilizzo dell’Orange bitters e shakerato (viene da chiedersi quale fosse il risultato ottenuto da Straub stirrando un albume d’uovo, ma non credo che avremo risposta a tal quesito). Nel 1930, Harry Craddock sul The Savoy Cocktail Book, riporta le versioni di Ensslin (per nulla strano se hai letto la sezione storica nella scheda dell’Aviation), mentre nel 1937, sul The How and The When di Gerald F. Marco e Hyman Gale ne compaiono addirittura quattro differenti ricette.
Ensslin su tutti
La versione che ho apprezzato maggiormente e che trovo più curiosa e interessante da proporre, soprattutto sotto il punto di vista degli accostamenti fra prodotti, è la prima riportata sul Recipes for Mixed Drinks di Ensslin, composta di rum giamaicano, Apricot Brandy, Sloe Gin, granatina e succo di lime. Nella volontà di riprendere in mano una ricetta così datata, c’è stato bisogno di qualche piccolo accorgimento per rendere il Millionaire Cocktail un drink in linea con i gusti dominanti del mercato.
La struttura
Innanzitutto, la granatina può essere tranquillamente omessa dagli ingredienti del drink: sia perché il suo apporto cromatico è totalmente coperto da quello dello Sloe gin e del rum giamaicano scuro, sia perché le quantità indicate nelle ricette originali non permettono di apprezzare considerevolmente il gusto del melagrana, rendendo solo ulteriormente dolce un drink che possiede già una sua componente edulcorante.
Il rum giamaicano può passare ad attore principale della miscela, raddoppiando la propria quantità rispetto alla proposta di Ensslin, che prevedeva i tre prodotti alcolici in un rapporto paritario fra di loro. La nota di frutta matura del rum si sposa molto bene (abbastanza prevedibilmente) con il liquore all’albicocca, ma la vera rivelazione è il suo accostamento allo Sloe gin, un liquore a base gin aromatizzato al prugnolo tipico del nord Europa, che per merito della propria acidità fa risaltare le note di melassa del distillato caraibico. Con un bouquet gustativo così intenso, il succo di lime non fa altro che riequilibrare e rendere la bevuta decisamente più fresca e piacevole.