Bulldog Gin

Il Bulldog Gin non è solo un distillato, ma un audace statement nel panorama dei gin moderni.

Il primo elemento che cattura l’attenzione è senza dubbio la sua iconica bottiglia. Realizzata in vetro scuro, quasi nero, e adornata con un collare borchiato d’argento, evoca un’immagine tra forza ed eleganza, come quella del bulldog. Questo design distintivo e aggressivo riflette perfettamente il posizionamento del brand: un gin che non ha paura di distinguersi dalla massa, un simbolo di audacia e stile metropolitano. È un inno al modernismo e una risposta estetica a un mercato dominato da bottiglie più classiche e sobrie.

Ma la vera unicità del Bulldog Gin si manifesta nel suo cuore, ovvero la selezione dei suoi dodici botanicals. Il ginepro, raccolto in Italia, è presente con un ruolo volutamente attenuato per fare spazio a un’armonia di sapori più complessa e inaspettata. Tra gli ingredienti tradizionali come quassia dall’Indocina, angelica dalla Germania, limoni e mandorle spagnoli e liquirizia cinese, spiccano botanicals esotici e non convenzionali che ne definiscono il carattere distintivo: l’occhio di drago (una frutta tropicale simile al litchi), le foglie di loto e il papavero bianco sono i segreti del suo profilo aromatico unico.

Il risultato è un gin straordinariamente equilibrato e morbido al palato. Le note agrumate e floreali sono le prime a emergere, offrendo un’esperienza olfattiva e gustativa fresca e invitante. Il sapore non è dominato dal ginepro pungente, ma si evolve in una complessità fruttata e floreale, con un tocco speziato e un finale incredibilmente liscio e pulito. Questa natura bilanciata lo rende estremamente versatile per la miscelazione: si presta magnificamente per un classico Gin Tonic, ma eccelle anche in cocktail più sofisticati, dove la sua morbidezza non sovrasta gli altri ingredienti. La sua base, un distillato di grano quattro volte distillato, garantisce una purezza e una morbidezza che elevano ulteriormente la qualità complessiva.