Widow’s Kiss
Chissà quale tipo di fascino il “bacio della vedova” ha esercitato nel corso della storia. Noi, in miscelazione, abbiamo questa riuscita combinazione di Calvados e liquori erbacei e speziati. Intrigante!
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Mixing glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in una Coppetta Cocktail ghiacciata. Infine, decora con una ciliegia al maraschino.
Info
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Tipologia
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Periodo storico
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Indice
Kappeler e Johnson
Due drink si contendono il nome del cocktail e due barman se ne contendono la paternità. Il primo Widow’s Kiss compare nel 1895 sulle pagine del Modern American Drinks di George Kappeler, composto da Apple Brandy (Calvados o Appel jack), Chartreuse gialla, D.O.M. Bénédictine e qualche dash di Angostura bitters; il secondo è stampato sul New and Improved Bartender’s Manual di Harry Johnson del 1900, ed è miscelato con parti uguali di Maraschino, Chartreuse verde, D.O.M. Bénédictine ed il tuorlo di un uovo, il che richiama alla mente la famiglia dei Flip.
Il parere di Ted Haigh
Sebbene entrambi i drink siano da ritenersi piuttosto validi, ad assicurare il primato della versione di Kappeler su quella di Johnson è Ted Haigh sul suo Vintage Spirits and Forgotten Cocktails del 2009, in cui definisce il Widow’s Kiss del 1895 come “the most evocative drink ever”, dedicandogli quattro pagine del proprio libro in cui sono riportate la descrizione degli ingredienti e le scelte migliori per un’ottima realizzazione del drink.
La struttura
Purtroppo per il Widow’s Kiss sembra che la sua comparsa sia coincisa con la tendenza generale, sia fra i barman che i clienti dell’epoca, di rinunciare progressivamente ai liquori erbacei (come la Chartreuse e il D.O.M. Bénédictine) e ai loro apporti dolci e aromatici nei cocktail, e che a partire dall’inizio del Novecento andranno incontro ad una sempre maggiore tensione verso i gusti secchi dei palati dominanti dei nuovi consumatori. Senza questo fattore evolutivo nelle preferenze dei nostri antenati, oggi, probabilmente, il Widow’s Kiss sarebbe uno dei cocktail più conosciuti della storia, poiché l’alchimia che si crea fra i suoi componenti è davvero irresistibile.
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