Russian Spring Punch

La canonizzazione IBA del Russian Spring Punch

Il Russian Spring Punch è il terzo drink di Dick Bradsell entrato nella codifica del 2011 della lista IBA, insieme al Bramble e all’Espresso Martini, rendendolo il più grande creatore di classici di fine/inizio millennio. Da allora, non è mai più uscito dall’elenco dei classici stilato dalla International Bartender Association.

Lo Zanzibar Club ed Embury

Bradsell lo ideò ad inizio anni ’80, quando prestava servizio allo Zanzibar Club, un locale di tendenza per soli soci di Covent Garden. Vi arrivò sul finire degli anni ’70, dopo aver lavorato e appreso qualche rudimento di miscelazione al Naval and Military Club di Piccadilly, gestito da suo zio paterno.

Al bancone dello Zanzibar, Ray Cook, il bartender più qualificato del locale, passò a Dick una copia del The Fine Art Of Mixing Drinks di David Embury, libro scritto nel 1948 e che rimarrà il punto di riferimento di Bradsell per tutta la sua carriera.

Come riportato sul libro A Proper Drink di Robert Simonson, Dick sembrava avere un’ossessione per l’opera di Embury, tanto che dietro ogni bancone in cui lavorò o per cui fece da consulente ne era sempre presente una copia, a cui faceva riferimento nelle antiche e nuove preparazioni. Come scritto dall’autore, dato che la figura di Bradsell fu la più influente sulla scena londinese, “si può sostenere che il successivo boom dei cocktail a Londra affondasse in gran parte le sue radici nelle formule di Embury”.

Una festa da ricordare

Sembra che il Russian Spring Punch sia stato creato per una festa organizzata da due amici di Bradsell, Rebecca du Pont de Bie e Peter Kent, desiderosi di dare un party ma senza un’adeguata disponibilità economica: Dick consigliò loro di fare portare ad ogni ospite una bottiglia di Champagne, mentre lui preparò una serie di piccoli drink a base di Vodka, succo di limone, sciroppo di zucchero e Crème de cassis.

L’accoppiata di Champagne e cocktail fece decisamente faville, visto che i due risultati più comuni sui presenti furono una irrefrenabile voglia di ballare e una numerosa quantità di gente che cadeva dalle scale, quasi totalmente priva di sensi, come lo stesso Dick era solito raccontare.