Makattan

L’Akvavit?

L’Akvavit è un distillato nordico con una storia secolare: nato nel XV secolo, è diventato un simbolo delle tradizioni scandinave, legato a feste, celebrazioni e rituali. La sua base, ottenuta dalla distillazione di grano e patate, viene poi aromatizzata con una varietà di botanicals, tra cui il carvi, i semi di aneto e il finocchio selvatico, conferendogli un profilo aromatico unico e complesso.

Esistono diverse tipologie di Akvavit: in Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, ogni distilleria ha la sua ricetta segreta, creando un’ampia gamma di gusti e profumi.

La versione elaborata da Tripstillery (distilleria milanese con a capo Flavio Angiolillo) Akvavit?, con il punto di domanda integrato nel nome, viene aromatizzata con carvi, aneto, finocchio, chiodi di garofano, scorza d’arancia amara, scorza di limone, pepe nero e coriandolo. Si presenta con una gradazione del 40% abv, un’ottima struttura ed una vivacissima aromaticità. Una così persistente e piacevole presenza di elementi botanici non poteva che richiamare alla mia mente uno dei prodotti di punta della tradizione italiana: il vermouth dolce.

Il drink

La base di partenza per il mio drink, che ho chiamato Makattan, aveva così una parte speziata data dall’Akvavit? ed una più erbacea, dovuta al vermouth. Non mi bastava fare altro che integrare una nota floreale ed il cocktail avrebbe avuto tutte le caratteristiche per risultare vincente nella bocca del cliente: la scelta è caduta su uno sciroppo di camomilla home made. Preparato in tecnica Stir e servito in coppetta, concludo il drink con una profumazione di oli essenziali di scorza di arancia.

Per chi è adatto questo drink

Per tutti coloro che stanno cercando una bevuta semplice, ma riccamente sfaccettata, con richiami floreali, speziati ed erbacei.