Earl Grey Punch
Hai mai sentito parlare del metodo FARE, da me ideato per creare drink Facili, Attuali, Replicabili ed Efficaci? Te lo spiego approfonditamente nella scheda dell'Earl Grey Punch.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in un double rock glass freddo. Infine, decora con uno spicchio di limone.
Info
Famiglia
Creatore
Periodo storico
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Indice
Un drink “didattico”
Earl Grey Punch è uno dei miei signature a cui sono maggiormente affezionato. È stato elaborato per una consulenza che ha visto Drink Factory collaborare con noto marchio internazionale di tè ed infusi. Il motivo che sta alla base del mio collegamento emotivo con questa ricetta è che il suo sviluppo è diventato un autentico momento “Eureka!” all’interno della mia carriera professionale. Il giorno che sono riuscito a bilanciare la sua struttura e a dare al drink la sua forma finale, quando ho portato alle labbra il drink e finalmente l’ho assaggiato, ho pensato: “Ecco il tipo di miscelazione che mi piace!”.
Cosa aveva di speciale quell’unione di 5 semplici ingredienti? La prima risposta è proprio nella Facilità: Earl Grey Punch è composto da ingredienti comuni, conosciuti sia dagli addetti del settore, sia dai clienti meno preparati, realizzato con tecnica shake, servito in un double rock glass e decorato con uno spicchio di limone. Semplice nella ricetta e minimale nella presentazione.
La seconda risposta è dovuta alla sua Attualità: il mondo della mixology è in perenne mutamento e le preferenze e le richieste dei clienti variano al variare delle mode e delle tendenze. Earl Grey Punch è stato sviluppato quando i drink Low Alcol e gli Analcolici hanno cominciato a rappresentare un importantissimo trend nel mercato delle bevande miscelate. A renderlo attuale, inoltre, vi è l’utilizzo di una tipologia di ingredienti di cui sentiremo parlare sempre più spesso nei prossimi anni: i tè e gli infusi.
Un altro fattore che Earl Grey Punch ha manifestato sotto i miei occhi, e di cui ho apprezzato il potenziale, è la sua Replicabilità. Quale bartender, o quale barman amatoriale, farebbe fatica ad avere sottomano del succo di limone, dello zucchero, del gin, del tè e della marmellata di arance amare? Ecco che la reperibilità dei suoi ingredienti diventa sinonimo della sua possibilità di essere replicato, condizione che aumenta l’accessibilità e la diffusione della ricetta, raggiungendo un numero più elevato di persone.
L’ultima risposta alla mia domanda iniziale era l’Efficacia del drink. Tutte le persone a cui ho fatto assaggiare Earl Grey Punch hanno espresso commenti entusiasti sul suo sapore. Inoltre, quando abbiamo proposto il drink in alcune delle Guest a cui abbiamo partecipato, Earl Grey Punch risultava uno dei best seller della serata, con i clienti che lo riordinavano, piacevolmente colpiti dai suoi sentori.
Il metodo FARE
I quattro parametri che ho appena descritto raccontando la genesi di Earl Grey Punch (Facilità, Attualità, Replicabilità ed Efficacia) con il passare del tempo hanno iniziato a delineare nei miei pensieri delle linee guida su cui ho sviluppato un metodo che mi aiutasse nella creazione di cocktail originali. Un drink davvero riuscito, ho cominciato a maturare nella mia testa, deve essere facile, attuale, replicabile ed efficace: prendendo la prima lettera di ognuno di questi aggettivi ho deciso di chiamare questo metodo, metodo FARE.
I drink devono essere facili: facili da realizzare (al bando gli esercizi di stile, gli ingredienti sofisticati e le lavorazioni eccessivamente elaborate), da raccontare (ricorda che lo storytelling è importante quanto il corretto bilanciamento della ricetta) e da comprendere (soprattutto per il cliente, che spesso non possiede la stessa preparazione del bartender).
I drink devono essere attuali: io, ad esempio, sono un grande appassionato della miscelazione pre-Proibizionista, ma quanti di quei drink incontrerebbero il gusto della clientela di oggi? Bisogna rimanere fortemente legati al presente e tenere un occhio sulle tendenze contemporanee, altrimenti il rischio è quello di proporre una miscelazione senza mercato.
I drink devono essere replicabili. Pensa per un attimo a tutti i grandi classici della miscelazione: qual è la sola caratteristica che hanno in comune? Esatto, la loro replicabilità. Una ricetta replicabile aumenta in maniera esponenziale la propria velocità di diffusione. È meglio cercare di diminuire gli ingredienti troppo costosi, rari o dalle lunghe preparazioni. Io stesso mi diletto a realizzare prodotti Home Made, ma quando sul mercato trovo un’alternativa valida e già pronta, non investo eccessivo tempo fra agitatori magnetici, rifrattometri e cotture sous vide.
I drink devono essere efficaci: non per te, non per altri bartender, ma per i tuoi clienti. Le persone che si siedono ai tavoli o al bancone del tuo locale devono consumare e riordinare i tuoi drink. In caso contrario, c’è qualcosa che va aggiustato nella tua idea di miscelazione. Il nome stesso dei drink deve risultare allo stesso tempo invitante e in linea con il contesto in cui viene servito. Il medesimo discorso è valido anche per quello che riguarda le decorazioni.
La struttura di Earl Grey Punch
Il drink, un Classic Sour con una bevuta da Long Drink, è un riuscito abbinamento di sapori e sensazioni: la nota astringente del Earl Grey è piacevolmente smorzata dalla dolce amarezza della marmellata di arance, mentre l’aroma botanico del London Dry gin viene esaltato dal connubio dolce e acido fra succo di limone e sciroppo di zucchero. Si tratta di un drink dalla intensa corposità, a cui tutti gli ingredienti della ricetta contribuiscono in differente misura. Una perfetta proposta per qualsiasi momento della giornata: dall’aperitivo (grazie alla sua gradazione Low Alcol) al dopocena, per merito delle funzioni digestive del gin e del tè.
Indice
Earl Grey Tea
Per preparare correttamente il té, segui le istruzioni che trovi sulla confezione del prodotto che hai deciso di impiegare. Ricordati di utilizzarlo freddo o a temperatura ambiente e non quando è ancora caldo. Una volta realizzato, conservalo in frigorifero: può durare fino ad una settimana.
La versione analcolica
Una delle prime ricette di Earl Grey Punch sviluppate prevedeva che il drink avesse una natura analcolica: puoi riproporlo in questa chiave, eliminando dalla ricetta il London Dry gin.