
Campari Seltz
Campari Bitter e soda per l'aperitivo che ha conquistato l'Italia intera.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Fizz glass ghiacciato e miscela delicatamente.
Info
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Creatore
Periodo storico
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Indice
Il cocktail d’Italia
Provare a fare una trattazione storica del Campari Seltz vuol dire affrontare gli albori della miscelazione italiana. Il drink, infatti, credo che si possa definire con una certa sicurezza il secondo aperitivo della storia d’Italia: prima di lui, solo il Vermouth può contendergli il primo posto in questa fantomatica classifica. La data di creazione dei due prodotti fa da testimone alle mie affermazioni: il 1786 per il prodotto ideato da Antonio Benedetto Carpano aromatizzando il vino bianco con l’artemisia e il 1860 per il bitter creato da Gaspare Campari. Ma se tornare indietro nel tempo per ipotizzare una possibile origine del Campari Seltz è davvero poco conveniente (chi e quando per primo ha deciso di allungare il Campari Bitter con la soda? Lo stesso Gaspare Campari? Un suo dipendente al Caffé dell’Amicizia di Novara o al Caffé Campari a Milano?), spingerci qualche anno in avanti può per lo meno darci qualche informazione storica più consolidata.
Il primo ready-to-drink
Se, infatti, la data di inizio della produzione del Campari Soda (e della sua iconica bottiglietta a forma di calice rovesciato ideata da Fortunato Depero), considerato il primo pre-mix “pronto all’uso” nella storia, è il 1932, possiamo con certezza affermare che prima di allora la miscela di bitter rosso e soda doveva aver già riscosso un ottimo successo, portando l’azienda ad avviarne la produzione su scala industriale. Ricerche più approfondite effettuate sull’argomento mi hanno portato a considerare una possibile data di popolarizzazione del Campari Seltz intorno al 1915, anno di apertura del Camparino in Galleria, voluto dal figlio di Gaspare, Davide Campari, che a differenza del Caffé Campari offriva un’atmosfera più informale e un punto di ritrovo per l’aperitivo dei milanesi.
Nuova giovinezza
Da qualche anno, il Campari Seltz sta rivivendo una seconda giovinezza. Non è infatti così tanto raro sentirlo ordinare nei bar di tutta Italia. Ma se vuoi gustarti un’esperienza autentica e allo stesso tempo originale, ti invito ad andarlo a bere proprio presso il Camparino di Milano, all’angolo tra Galleria Vittorio Emanuele II e Piazza Duomo: bartender in camicia e giacca bianca, contrappuntate da un farfallino nero e un foulard rosso nel taschino, te lo serviranno nel “Tulipano glass” brandizzato Campari, versando una generosa dose di Campari Bitter e formando una piacevolissima schiuma rosata sulla superficie del drink colmando il bicchiere con l’iconico rubinetto della soda.
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Un twist agrumato?
Al Camparino non sono soliti farlo, ma io non disprezzo profumare la superficie del Campari & Soda con gli olii essenziali di un twist di agrume. Limone, arancia o pompelmo donano al drink interessanti e differenti sfumature olfattive.
Il segreto
Al Bar di Passo, che si affaccia direttamente su Piazza Duomo, lo realizzano versando il Campari Bitter “ghiacciato” all’interno del bicchiere prelevato dal freezer. L’incontro fra Bitter freddo e l’acqua di seltz crea una schiuma molto compatta e profumata, capace di durare per tutto il tempo della bevuta.