
Cab Calloway
Sulle note di Minnie the Moocher, questa miscela di Sherry, Rye e Vermouth ci indica il corretto ritmo per il suo consumo.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Mixing Glass ben freddo, stirra con ghiaccio a cubetti e filtra in un Double Rock glass freddo colmo di ghiaccio. Infine, sprizza gli olii essenziali di un twist di limone sulla superficie del drink e lascia cadere la scorza all’interno del bicchiere di servizio.
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Famiglia
Creatore
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Indice
Il bar dell’aeroporto
Il Cab Calloway venne ideato nel 2008 da Tiffanie Barriere, responsabile dell’One Flew South di Atlanta. La particolarità di questo bar è che è situato all’interno dell’aeroporto cittadino, l’Hartsfield-Jackson International Airport, il terminal più trafficato a livello mondiale per numero di passeggeri annui, con circa cento milioni di viaggiatori ogni dodici mesi.
Nel 2014 il One Flew South ha vinto il premio come “Best Airport Bar” al Tales of the Cocktail e venne più volte nominato ai James Beard Award, il più ambito premio nazionale statunitense dedicato al settore della ristorazione. La grande rivoluzione portata da Barriere al bar dell’aeroporto fu una visione più sartoriale e selezionata delle bevande miscelate servite al bancone, permettendo ai passeggeri in arrivo, in partenza e perfino in transito attraverso la struttura di godersi un momento di piacevole attesa sorseggiando un prodotto realizzato secondo i canoni della Cocktail Renaissance.
Cab Calloway
A dare il nome al drink è una delle figure più interessanti del panorama artistico americano. Cab Calloway (1907 – 1994) è stato un cantante e musicista jazz di fama internazionale. Nel volgere della propria carriera, cominciata molto presto e durata circa 70 anni, si prestò anche come attore cinematografico in film di genere musicale. Uno fra tutti, The Blues Brothers di John Landis del 1980 in cui, interpretando sé stesso, canta il suo pezzo più famoso, Minnie the Moocher, scritto nel 1931 e ad oggi uno degli esempi più lampanti della tecnica canora scat. L’album contenente il brano fu il primo disco jazz a vendere un milione di copie.
Il Cotton Club
Ad avere reso la popolarità di Calloway così estesa fu soprattutto la propria collaborazione con il Cotton Club di New York, iniziata nel 1930 assieme alla sua orchestra. Il locale della Grande Mela inaugurò nel 1920 sotto la gestione del pugile afroamericano Jack Johnson con il nome di Club Deluxe. Passati tre anni, la proprietà venne riscattata dal malavitoso Owney Madden, che ne cambierà il nome in Cotton Club.
Il Club è stato uno dei locali più iconici del Proibizionismo americano: sulle note di artisti del calibro di Calloway (e prima di lui Fletcher Henderson e Duke Ellington) i clienti potevano sbizzarrirsi in rocamboleschi balli jazz mentre tutt’intorno il crimine organizzato chiudeva affari e riforniva di alcol illegale la clientela e l’intera città. Per quanto moltissimi artisti di colore si siano esibiti fra le mura del Cotton Club, il locale venne chiuso nel 1936 in seguito alle sommosse di matrice razziale di Harlem. Il Club fu accusato di reiterare nei confronti degli afroamericani l’immaginario stereotipato, discriminatorio e razzista del tempo, rappresentandoli spesso come selvaggi o come schiavi delle piantagioni di cotone.
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Giocare con lo Sherry
Il drink è ottimo così, nella versione originale di Barriere. Se vuoi provare a cercare delle inflessioni di sapore diverse, prova a giocare con lo Sherry: sperimentandone altre tipologie e cercando nuovi bilanciamenti, il Cab Calloway si trasformerà.