
Aperol Spritz
La versione dell'aperitivo italiano che ha conquistato il mondo.
- Scheda
- Storia
- Note
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Highball glass freddo colmo di ghiaccio e miscela delicatamente. Infine, decora con uno spicchio di arancia.
Info
Famiglia
Tipologia
Creatore
Periodo storico
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Indice
Il più bevuto
Mi sono già dilungato sulle vicende storiche, reali o immaginarie, che si celano dietro alla creazione dello Spritz. In questa scheda voglio, invece, prendere in considerazione esclusivamente la versione del drink che ha conquistato il mercato nazionale e internazione: l’Aperol Spritz. Non si tratta solo di un cocktail, ma di un vero e proprio simbolo del rito dell’aperitivo all’italiana, famoso in tutto il mondo per il suo inconfondibile colore arancione acceso e il suo gusto rinfrescante, capace di trasportare chiunque lo tenga fra le mani in un momento di quella convivialità e di quella dolce vita che tutto il pianeta ci invidia.
L’ingrediente principe
Aperol fu creato a Padova nel 1919 dai fratelli Luigi e Silvio Barbieri, che presero in gestione l’azienda di liquori di famiglia, la Fratelli Barbieri. Il loro obiettivo era lanciare un aperitivo nuovo, leggero e moderno, perfetto per il crescente rito sociale dell’aperitivo. Dopo sette anni di sperimentazioni, presentarono il loro prodotto in occasione della Fiera Internazionale di Padova. Il nome stesso, Aperol, deriva da “Apero”, termine dialettale padovano che sta per “aperitivo”. Il liquore si distingueva fin da subito per il suo colore rosso-arancio brillante e il suo gusto agrodolce, grazie a una ricetta segreta a base di infuso di arance, erbe e radici come la genziana e il rabarbaro, con una gradazione alcolica relativamente bassa ( vol. alc.).
Il prodotto ottenne un successo immediato, diffondendosi soprattutto tra i giovani e negli ambienti mondani del Nord Italia, in particolare nei caffè di Padova e nei bacari veneziani. Negli anni ’30 comincia Aperol a posizionarsi nel mercato come “l’aperitivo leggero”. Famose furono le campagne pubblicitarie dedicate al genere femminile, con lo slogan “Signora! L’Aperol mantiene la linea”, che lo promuoveva come una bevanda adatta a chi “ha il senso della misura”.
Gli anni ’50 segnano la diffusione della ricetta che lo renderà celebre: l’Aperol Spritz, che si radica come simbolo dell’aperitivo veneto. Nello stesso decennio, l’Aperol fa il suo debutto anche in televisione con i primi spot di Carosello. Negli anni successivi, in particolare tra gli anni ’80 e ’90, l’Aperol si lancia in campagne di comunicazione più cosmopolite e internazionali, uscendo dai confini veneti e italiani.
La svolta decisiva per la popolarità globale avviene nel 2003, quando il marchio Aperol viene acquisito dal Gruppo Campari. Grazie a massicce e sapienti campagne di marketing, soprattutto a partire dal 2008, il Gruppo Campari ha trasformato l’Aperol Spritz da un drink regionale a un vero e proprio fenomeno di costume internazionale, facendolo diventare il simbolo mondiale della socialità e dello stile di vita italiano.