Cocktail a casa - ghiaccio e bicchieri

Fare i cocktail a casa – Ghiaccio e Bicchieri

I bicchieri e il ghiaccio che hai in casa vanno bene per creare drink all'altezza del tuo bar preferito?

Indice

    Eccoci finalmente al primo articolo che entra nel vivo del discorso di come preparare dei drink perfetti fra le pareti di casa tua. In totale saranno un paio gli elaborati che affronteranno l’argomento: verranno trattati i discorsi sul ghiaccio, quello sui bicchieri, sull’attrezzatura necessaria e sulle bottiglie ed altri ingredienti che devi avere sottomano.

    Oggi mi concentro su Ghiaccio e Bicchieri di servizio. Cominciamo!

    Il ghiaccio: l’ingrediente principale dei cocktail

    Il ghiaccio occorre in grandi quantità e qui non puoi scappare. Le domande che mi sento fare spesso in questo caso sono:

    • Quanto ghiaccio serve per preparare un cocktail?
    • Quanto ghiaccio serve per una festa con X persone?
    • Le classiche vaschette per fare il ghiaccio del mio frigo vanno bene?
    • Come si fa quel ghiaccio cristallino che vedo al bar? Il mio è tutto bianco!
    • Esistono dei fabbricatori di ghiaccio casalinghi?
    • Il mio frigo fa il ghiaccio, va bene?”

    Fermi tutti. Partiamo subito a dare risposte.

    Quanto ghiaccio serve per fare un cocktail?

    Il presupposto è che per preparare un cocktail semplice, di quelli che per esempio vengono realizzati e serviti direttamente in un bicchiere, occorre una quantità di ghiaccio di circa 200 g se usi un bicchiere da 350 ml come al bar, oppure di circa 150 g se usi un normalissimo bicchiere da acqua o come quello della Nutella da circa 250 ml.

    Se invece vuoi impegnarti di più e provare a realizzare un cocktail che si shakera, per esempio, potrebbe servirti anche il doppio del ghiaccio.

    Non mi chiedere ora a quanti cubetti delle tue vaschette dei frigo casalinghi corrispondono perché non saprei risponderti in maniera univoca. Ti serve una bilancia e devi arrenderti all’idea che quegli stampi non sono la migliore soluzione. Comunque, proviamo ad analizzare insieme come ottenere le giuste quantità di ghiaccio per metterti subito all’opera con i tuoi cocktail fatti in casa!

    I sacchetti che fanno il ghiaccio? Meglio di no.

    I sacchetti per il ghiaccio li abbiamo provati tutti almeno una volta. Ma ricordi la sensazione esasperante, una volta formato il ghiaccio, di andare a tagliare e sgusciare ogni ovetto di ghiaccio che non si stacca mai e – perlopiù – il tutto per una manciata di pezzetti? I sacchetti sono proprio il male. È un no netto! Andiamo oltre.

    Il mio frigo fa il ghiaccio!

    Hai presente quei frigo che hanno una linguetta di erogazione per l’acqua sulla porta? Ce ne sono alcuni che erogano anche il ghiaccio, ma normalmente parliamo di pezzi piccoli, brutti e di poca autonomia. Se vuoi farti 2-3 drink a casa ogni tanto possono andare benissimo, ma se i numeri salgono, meglio cambiare sistema.

    Le classiche vaschette ghiaccio standard dei frigo? Se proprio devi…

    Lo so, quando eri un bambino impazzivi quando i tuoi genitori ti davano qualche cubetto di ghiaccio da masticare o lo scioglievano nell’acqua o nel succo di frutta. Ma ora che sei adulto e giri per i cocktail bar, vedendo del ghiaccio perfetto ovunque, quei cubetti fatti in casa, così piccoli, bianchi e che finiscono subito ti fanno meno impazzire di allora. Giusto? Proprio per questo, il ghiaccio di queste vaschette – se puoi – tienilo come ultima risorsa.

    Vaschette per il ghiaccio di medie dimensioni: queste mi piacciono!

    Ecco, queste vanno bene. Se proprio vuoi utilizzare degli stampi per il ghiaccio, sceglili di medie dimensioni e in silicone (il ghiaccio si staccherà più facilmente). Per medie dimensioni intendo cubetti di circa 3 x 3 cm.

    Gli stampi ti daranno del ghiaccio parzialmente bianco ma, per fare dei drink a casa, è ottimo. L’unico problema è che se devi produrre dei cocktail in quantità dovrai avere tanti stampi, oppure, iniziare a produrre ghiaccio e stoccarlo.

    Quando devi sgusciare i cubetti o utilizzarli subito, tienili pure a temperatura ambiente finché non si staccheranno da soli con facilità. Non mettere lo stampo sotto l’acqua calda pensando di velocizzare il distacco: così facendo romperai e rovinerai il ghiaccio.

    Per lo stoccaggio usa dei sacchetti di plastica alimentare e anche qui lascia le vaschette qualche minuto a temperatura ambiente finché i cubetti non si staccheranno facilmente tra di loro (se vuoi, puoi aiutarti sbattendo delicatamente il sacchetto).

    Una bottiglia da rompere in caso di emergenza. Cosa pensi? È per il ghiaccio!

    Tieni sempre nel congelatore una bottiglia di acqua minerale perché, in caso di vera emergenza, questa soluzione rappresenterà il tuo salvagente. Quando devi usare il ghiaccio, metti la bottiglia a temperatura ambiente per diversi minuti e poi inizia a tagliare la plastica con delle forbici, facendo attenzione a non tagliarti.

    Non mettere la bottiglia sotto l’acqua calda pensando di velocizzare il tutto, il ghiaccio all’interno potrebbe spaccarsi e rovinarsi. Una volta che hai fatto, avvolgi poi il cilindro di ghiaccio in un canovaccio di stoffa e con un martello (magari di legno, esiste in rete il kit sacchetto di stoffa + martello) ricava dei pezzi grossolani. Non provare a tagliare il cilindro di ghiaccio con un coltello, potrebbe scivolarti dalle mani e farti male.

    Fabbricatori di ghiaccio casalinghi? Sì, ma per lo stoccaggio

    Esistono dei fabbricatori di ghiaccio casalinghi che si collegano solamente ad una normale presa di corrente e formano il ghiaccio riempiendo le loro vasche con acqua minerale. Il risultato è lontano dal ghiaccio del bar, ma è un’ottima soluzione se desideri avere del ghiaccio sempre pronto. Purtroppo, la loro capacità di produzione è lenta, quindi non pensare di utilizzare queste macchine in modo espresso, a meno che tu non voglia fare 1-2 cocktail alla volta. Meglio utilizzarle per produrre ghiaccio da stoccare.

    Se invece un giorno ti venisse la pazza idea di mettere un fabbricatore di ghiaccio vero in casa, devi sapere che ti occorrerà:

    • una presa di corrente;
    • un sistema di carico e scarico dell’acqua;
    • un impianto di depurazione professionale a sale;
    • un locale areato.

    In questo caso però significa che hai raggiunto un livello nerd e vuoi farti un bar in casa. A questo punto potresti anche studiare da bartender professionista.

    Il problema del ghiaccio bianco

    Un aspetto che voglio affrontare è il colore del ghiaccio. Ti sarà capitato di notare che in un locale di livello il ghiaccio si presenta sempre cristallino, mentre quello estratto dal congelatore è di un bianchiccio poco invitante. La cristallinità del ghiaccio è dovuta da due fattori: l’assenza di sostanze disciolte all’interno dell’acqua (soprattutto ossigeno) ed il tipo di congelamento che ha portato alla formazione di cubetti, chunk o sfere. Dato che il freezer di casa non riesce a replicare le stesse dinamiche di un fabbricatore industriale, il ghiaccio di casa è spesso opaco e anche molto più facilmente friabile.

    Quando vuoi fare dei cocktail a casa non crearti problemi: questo ghiaccio, anche se è bianco, va benissimo. Esistono dei metodi che consentono di ottenere ghiaccio cristallino come quello dei migliori bar? Sì e sicuramente ne parleremo in un altro articolo o in un video.

    Acquista del ghiaccio cristallino al supermercato o al distributore

    Per fortuna oggi molti supermercati ben forniti iniziano a vendere ghiaccio cristallino come quello dei bar in buste da 1,5 -3 kg. I prezzi? Abbordabili, mediamente circa 2 euro per 1,5 kg.

    Il primo che sento dire che “il ghiaccio è acqua e lo vendono a tanto” si becca un cartellino rosso. Per ottenere ghiaccio cristallino occorrono determinati macchinari e sistemi di filtraggio, per non parlare di tutta la filiera che sta dietro al trasporto, allo stoccaggio e alla catena del freddo.

    Per fortuna si iniziano a vedere anche dei distributori che vendono sacchetti da 3-5 kg. Proprio come all’estero, dove queste cose sono la normalità.

    Il “ghiaccio vero del bar”

    Altra soluzione – la migliore – è quella di provare a chiedere a qualche bar o a qualche barista che sicuramente conosci se ti può vendere il ghiaccio. Rispetto al passato, oggi il ghiaccio dei bar è di ottima qualità e realizzato dai migliori fabbricatori.

    In questo caso, ti consiglio di stoccare il ghiaccio in buste di plastica alimentare resistenti da mettere nel congelatore. Se la richiesta sarà di 1-2,5 euro al kg è tutto normale: è il prezzo che anche i bar pagano quando si trovano a dover a loro volta comprare ghiaccio da fornitori specializzati.

    Se decidi di acquistare il ghiaccio dal tuo barista di fiducia (ma anche al supermercato) fai attenzione al trasporto fino a casa. Se il ghiaccio si scioglie si rovinerà e calerà. Armati quindi di buste termiche e corri a casa prima che puoi!

    Queste ultime due soluzioni sono le più semplici ed efficaci, ti risparmieranno un sacco di tempo e ti regaleranno il ghiaccio più bello. L’unico problema, a questo punto, potrebbe essere la capienza del tuo congelatore.

    Morale della favola

    Se ti piace fare cocktail a casa organizzati stoccando più ghiaccio che puoi nel tuo congelatore e fatti amico qualche bartender che possa procurartelo.

    I bicchieri: le misure contano

    Solitamente nelle nostre case i bicchieri destinati a contenere acqua sono di dimensioni simili a quelli dei piccoli vasetti di nutella da circa 200 grammi. Per me quel formato risulta eccessivamente piccolo. Ti consiglio di reperirne di almeno 250-280 ml, ovvero la capacità che ho considerato standard nelle ricette che trovi nella sezione di MiniBar. Un altro consiglio che voglio darti è di comprarne di non eccessivamente svasati, altrimenti i cubetti di ghiaccio potrebbero incastrarsi con più difficoltà, lasciando troppo spazio vuoto fra di loro.

    Molte aziende che producono bicchieri ad uso casalingo negli ultimi anni hanno creato delle linee ad hoc per servire bevande miscelate fra le pareti domestiche. Anche grandi marchi specializzati in forniture di mobilio hanno captato il potenziale di questo mercato, sviluppando delle linee destinate a questo impiego. La grande varietà di produttori trova riscontra nell’altrettanto elevata scelta sulla fascia di prezzo da investire nella vetreria. Insomma, dipende da quanto vuoi investire nella tua personale collezione.

    Quante e quali sono le tipologie di bicchieri che dovresti avere a portata di mano?

    Ti basta  bicchiere basso da circa 250-280 ml, come ho già scritto, è quello che definisco un formato standard, ideale per servire cocktail come Negroni, Americano e Sour on the rocks. Perfetto per gli aperitivi, si presta molto bene anche per drink da presentare a cena conclusa, per un momento di relax in compagnia. Per semplificarti la vita ho considerato questo come bicchiere universale, quindi adattato qui anche ricette che al bar vedi servite ad esempio in una coppetta.

    A casa potresti avere sicuramente anche un calice da vino. Sarò sincero: non ho nulla di contrario sulla sua forma, ma piuttosto sulla sua capacità. Un calice da vino di media dimensione può contenere circa 450 ml (o 45 cl), il che vuol dire oltre il 50% in più di un bicchiere basso da 250-280 ml.

    Se invece vuoi fare i cocktail come al bar, visita la sezione Drinks! e scopri i bicchieri necessari.

    Nelle schede di MiniBar troverai la quantità per singolo drink o per caraffa. Con quest’ultima definizione ho inteso la preparazione di circa un litro di cocktail. Puoi realizzarlo direttamente in una bottiglia da tenere in frigorifero, pronto da versare già fresco al momento del servizio, o puoi pensare di preparalo all’interno di una di quelle jar dotate di rubinetto tipiche delle mise en place delle colazioni degli hotel. Qualora la tua jar avesse una capacità superiore al litro, moltiplica la ricetta per il numero di litri della sua capienza.

    Se invece un giorno vorrai provare a replicare le vere ricette dei cocktail usando bicchieri veri, apri lo strumento Drinks! e nei filtri di ricerca seleziona la voce “facili da fare a casa” all’interno di “Famiglie e tipologie”.

    Se poi vuoi vedere quali sono le tipologie di bicchieri utilizzati nei bar, trovi una scheda dedicata nella sezione dello strumento ABC.

    Ok! Ghiaccio e bicchieri affrontati. Mancano Strumentazione e Bottiglie e altri ingredienti. Ne parlo nel prossimo articolo!