Grappa Espresso Martini
Un Twist on Classic sul drink contemporaneo più famoso degli ultimi anni. Fra miscelazione inglese e tradizione italiana.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Shakera tutti gli ingredienti e filtra in una coppetta ghiacciata.
Info
Famiglia
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Indice
Meltin’ Pot
Era solo questione di tempo prima che qualcuno elaborasse un Grappa Espresso Martini. E per esigenze professionali, ho deciso di dare un mio personale bilanciamento di questo cocktail rispetto alle diverse versioni che è possibile trovare in rete.
L’accostamento fra l’Espresso Martini di Dick Bradsell e la grappa nostrana è più semplice che mai. Infatti, oltre al tradizionale caffè corretto Grappa, in Veneto esiste la pratica del “resentin”, che consiste nell’andare a pulire il fondo della tazzina dal caffè residuo utilizzando una piccola quantità di distillato di vinaccia. Il termine sembra derivare dal verbo dialettale “resentare”, cioè “sciacquare”.
La struttura
Come ho già scritto, c’è poco di innovativo nel binomio caffè e grappa. Il distillato di vinacce guadagna un corpo più morbido ed un’aromaticità meno spigolosa nel suo abbinamento al caffè. Anche il liquore ingentilisce l’anima della grappa. Ma la carta vincente del drink risulta essere il vellutato sorso che acquista nella realizzazione, quando il caffè sottrae l’aria presente all’interno dello shaker e la riconsegna nel bicchiere di servizio sottoforma di piacevole e compatta schiuma di superficie.
Indice
La Grappa
La mia scelta in questo caso è la Grappa di Ruché Mazzetti d’Altavilla, ma ti invito a provare questo drink anche con una base di grappa invecchiata per un risultato più morbido.
Lo zucchero
Per provare una nota aromatica diversa, puoi provare ad utilizzare uno sciroppo di zucchero integrale, che puoi realizzare sostituendo lo zucchero integrale allo zucchero bianco nella ricetta dello sciroppo di zucchero.