Sangaree
Avete presente la Sangria spagnola protagonista di innumerevoli feste a tema? Eccotii la storia del Sangaree, la sua versione archetipica.
- Scheda
- Storia
- Note
Ricetta
Sapore
Gusto
Sensazione
Aroma
Consistenza
Numeri
Calorie
Ten. alcolico
Preparazione
Versa tutti gli ingredienti in un Double Rock glass freddo colmo di ghiaccio e miscela delicatamente. Infine, spolvera della noce moscata e sprizza gli olii essenziali di un twist di limone sulla superficie del drink e lascia cadere la scorza dell’agrume all’interno del bicchiere di servizio.
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Indice
Le prime menzioni
Se dobbiamo ricercare una struttura originaria del Sangaree, ci dobbiamo spingere molto indietro nel tempo, fino alla seconda metà del ‘600: una bevanda miscelata composta di “one Quart of Sack, half a Pint of Brandy, half a Pint of fair Water, the Juice of two Limons, […] brew the together, with Sugar” è riportata con il nome di Limonado fra le pagine del libro del 1670 The Queen-like Closet or Rich Cabinet, scritto dalla britannica Hannah Woolley. Con il termine “sack” l’autrice si riferisce ad un vino bianco fortificato importato da Spagna (Sherry) e Portogallo (Madeira) che i mercanti inglesi facevano giungere sul mercato interno per sopperire alla mancanza del vino francese dovuta alla guerra fra le due potenze coloniali europee.
Il Sang-gris di Labat
Nel 1724 il religioso domenicano Jean-Baptiste Labat (1663 – 1738), botanico ed esploratore francese in Martinica e Guadalupa, pubblica il Nouveau Voyage aux Iles de l’Amérique (una sorta di diario dei suoi viaggi, divenuto un vero bestseller dell’epoca) al cui interno compare, nella trattazione delle bevande ideate dagli Inglesi e presto adottate in quelle che venivano chiamate le Indie Occidentali (il Nuovo Mondo) dagli Spagnoli e dai Francesi, insieme al ponche e alla Limonade à l’Angloise , il “Sang-gris” (traducibile con “sangue grigio”): composto a base di “Madeira wine, which is put into a bowl of crystal or faience with sugar, lemon juice, a little cinnamon and clove powder, plenty of nutmeg, and a crust of toasted or even somewhat burnt bread. When you think the spirit has taken on the flavour of the things you put in it, you pass it through a fine cloth”.
Il Madeira sembra quindi essersi guadagnato l’esclusività sulla produzione del Sang-gris, anche in virtù del fatto che il British Navigation Act del 1663 prevedeva che il vino dell’Isola portoghese fosse l’unico a poter essere trasportato verso le colonie inglesi d’America senza transitare per un porto britannico.
Il ritorno in Inghilterra
Nel 1736, un articolo comparso sul The Gentleman’s Magazine riguardante gli effetti del Gin Act (una legge voluta dal Parlamento inglese per tentare di contrastare gli effetti della Gin Craze, ovvero la pericolosa passione dei britannici dell’epoca per il gin, che portò ad un aumento esponenziale dell’alcolismo, anche in età infantile, e a gravi disordini sociali) narra delle contromisure sviluppate da coloro che furono colpiti dalla legge. Chi non volle piegarsi alla licenza di 50 scellini per continuare la produzione del distillato si mise a creare birre, ad aprire taverne o, come fece Mr. Gordon, definito un Punch-seller, a realizzare i propri punch utilizzando un differente ingrediente alcolico rispetto al gin. Come riportato dall’articolo, Mr. Gordon “had devised a new Punch made of strong Madeira Wine, and called Sangre”, dal termine spagnolo per indicare il “sangue”. La connessione fra il Sang-gris di Labat e il Sangre di Gordon credo che sia riscontrabile da chiunque.
In America
Appena 6 anni dopo l’articolo del The Gentleman’s Magazine, nel 1744, una bevanda col nome Sangree è citata in Virginia sul Witham Marshe’s Journal, mentre nel 1759, sull’A History of New Sweden di Israel Acrelius, il Sangaree (per la prima volta riportato con la grafia che oggi gli attribuiamo) viene descritto “made of wine, water, sugar, a dash of nutmeg, with some leaves of balm put in”. Il lettore più attento non si sarà fatto scappare una curiosità: che fine ha fatto il succo di agrumi delle ricette più antiche? Quando si tratta la storia di bevande miscelate molto antiche bisogna sfilarsi dalle consuetudini della nostra epoca ed immergersi in quelle dei periodi storici in esame.
A metà del Settecento era altamente probabile che la stagionalità di alcuni ingredienti, la reperibilità di altri ed il sincretismo con tradizioni precedenti a quelle dell’arrivo di una novità culinaria potessero in qualche modo modificare la struttura “originaria” di una ricetta: non deve stupirci, quindi, che ciò che nasce come un Punch al vino fortificato (con succo di limone, zucchero e spezie) si possa ritrovare totalmente stravolto, senza agrumi, senza spezie, senza diluizione e con una differente base alcolica a sostituire il Madeira.
L’evoluzione
Sulla base delle considerazioni del paragrafo precedente, non deve sorprendere che a partire dal 1862 e dal The BarTender’s Guide di Jerry Thomas il Sangaree sia stato riportato non tanto come un drink specifico, ma come una famiglia di bevande miscelate composta di una base alcolica unita a zucchero, spezie e ghiaccio: nell’opera di Thomas, infatti, compaiono il Port Wine Sangaree, lo Sherry Sangaree, il Brandy Sangaree, il Gin Sangaree (il più elaborato, con acqua, Porto e senza noce moscata), l’Ale Sangaree ed il Porter Sangaree. Le opere successive si rifanno alla struttura riportata dal “Professore”, ma sembra spettare a William Schmidt e al suo The Flowing Bowl del 1892 il primato di aver servito il Port Wine Sangaree con alcune fette di limone all’interno.
Dalla tradizione britannica del Sangaree, attraverso pacifici scambi commerciali e bellicose guerre fra le due nazioni, deriva la più famosa bevanda miscelata spagnola, la Sangria, realizzata con vino, spezie e frutta.